Lorenzo Parelli era morto durante lo stage in azienda: rinviata al 29 ottobre l’udienza per i quattro imputati
Il gup del tribunale di Udine ha rinviato per repliche al 29 ottobre l’udienza per i quattro imputati per la morte di Lorenzo Parelli, lo studente di diciotto anni morto il 21 gennaio del 2022 in un incidente all’interno dello stabilimento della Burimec di Lauzacco nel suo ultimo giorno di stage nell’ambito di un progetto scuola-lavoro.
[[ge:gnn:messaggeroveneto:13809845]]
L’azienda Burimec e il suo legale rappresentante Pietro Schneider avevano chiesto, assistiti dall’avvocato Stefano Buonocore, il patteggiamento - proponendo una pena di tre anni - nel corso dell’udienza preliminare dello scorso giugno. Devono rispondere per omicidio colposo, violazione delle norme antinfortunistiche e omissione di controllo.
[[ge:gnn:messaggeroveneto:14423529]]
Il pm Lucia Terzariol ha chiesto invece tre anni e quattro mesi di reclusione per Carlo Morandini (assistito dai legali Daniele Pezzetta e Alessandro Ventura), il dipendente con cui Parelli lavorava quando venne schiacciato da una putrella d’acciaio di un quintale e mezzo e che ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato, come pure Emanuele De Cillia (difeso da Rossana De Agostini), il tutor aziendale che era stato affiancato al diciottenne studente dell’istituto Bearzi, per il quale il pm ha chiesto due anni. Per entrambi non sono state chieste le attenuanti generiche.
[[ge:gnn:messaggeroveneto:14714442]]
La famiglia di Lorenzo non si è costituita parte civile nel procedimento penale: una conseguenza legata all’esito della causa civile, che si è conclusa mesi fa con il risarcimento riconosciuto dall’azienda di Pavia di Udine ai familiari del giovane.
La morte di Lorenzo Parelli aveva scosso l’opinione pubblica e acceso con ancor più forza i riflettori sulle ataviche problematiche connesse alla sicurezza sui posti di lavoro.
L’impegno dei genitori del diciottenne di Morsano di Strada, Maria Elena Dentesano e Dino Parelli, e il coinvolgimento delle istituzioni, ha portato al varo della “Carta di Lorenzo”, una piattaforma che ha l’obiettivo di promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro, «con particolare riferimento ai giovani e al loro coinvolgimento nei percorsi formativi in azienda previsti dal sistema educativo, come i percorsi per le competenze Trasversali e l’orientamento (Pcto) e i tirocini curricolari dell’istruzione e formazione professionale».
Il documento è stato sottoscritto nel 2023 dalla famiglia di Lorenzo e dalla Regione, insieme a scuole, imprese, sindacati e altre istituzioni, per sottolineare l’impegno comune alla creazione di una rete di formazione e lavoro più sicura e alla promozione di una cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro diffusa, partecipata e consapevole.