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Lavorava in nero in una manifestazione pubblica e percepiva l’assegno di inclusione: contestate sanzioni per 25 mila euro

Lavoratori in nero in una manifestazione pubblica. Li hanno scoperti i finanzieri del Comando Provinciale di Pordenone, riscontrando che uno dei due soggetti in questione percepiva l’assegno di inclusione, la misura di sostegno sostitutiva del Reddito di Cittadinanza.

Nello specifico, sono state le Fiamme Gialle della Tenenza di San Vito al Tagliamento, nell’ambito di una serie di controlli mirati in alcune aree in cui si tenevano manifestazioni pubbliche, a riscontrare, in un esercizio di ristorazione, la presenza di due lavoratori “in nero”. Tra questi una cittadina rumena risultata beneficiaria dell’assegno di inclusione (introdotto il 1° gennaio 2024 in sostituzione del Reddito di Cittadinanza).

Nei confronti dell’imprenditore è stata proposta, al competente Ispettorato territoriale del lavoro, la sospensione dell’attività per l’impiego di manodopera in una misura superiore al 10 per cento di quella regolarmente assunta.

Allo stesso imprenditore è stata contestata una “maxi sanzione con diffida”, per una somma complessivamente compresa tra un minimo di 4.290 e un massimo di 25.740 euro.


Dall’inizio del 2024, l’attività svolta dai finanzieri del Friuli Occidentale ha permesso di individuare, nella sola provincia di Pordenone, 224 lavoratori in nero e 33 irregolari, con sanzioni per 121 datori di lavoro, proponendo la sospensione di 53 attività.

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