La Triestina sfida la Virtus Verona: la prima di Olivieri, l’ultima di Marino
È una partita più unica che rara quella che andrà in scena sabato 19 ottobre allo stadio Rocco (inizio alle 17.30, arbitra Gavini di Aprilia).
Non certo per l’avversaria di turno, la Virtus Verona, visto che la compagine di Gigi Fresco è ormai un habitué sul prato triestino. E nemmeno per l’ultima posizione dell’Unione in classifica, anche quella purtroppo cosa già vista due stagioni fa. Ma è una sfida unica per il semplice fatto che la Triestina ha già un nuovo allenatore, Pep Clotet, che però oggi si limiterà a guardare il match dagli spalti ed entrerà in azione solo a partire da lunedì.
In panchina ci andrà per la quarta volta Geppino Marino, affiancato da Matteo Ciofani, sapendo già che sarà la sua ultima esperienza con la prima squadra prima di tornare alla Primavera.
C’è da sperare che il tecnico napoletano, prima di passare la mano all’allenatore catalano, possa congedarsi con un successo, che sarebbe meritato per quanto visto nelle ultime partite. Fatto sta che, guida tecnica a parte, la sfida di oggi con la Virtus Verona è di un’importanza enorme considerata la situazione di classifica: dopo il punto di penalizzazione, la Triestina è fanalino di coda con l’Arzignano, con la zona salvezza diretta che dista ben 6 punti. E in quella posizione c’è proprio la Virtus.
Insomma, urgono punti, anzi tre punti per restare aggrappati alle altre pericolanti. Ma come ci arriva l’Unione a questa sfida? Con qualche giocatore in più a disposizione, finalmente con Olivieri, ma sempre con troppi infortunati. Restano ancora ai box D’Urso, Voca, Thordarson, Ballarini e Bianconi, ancora indietro di condizione, ma a questi si è aggiunto Rizzo per un problema muscolare.
Ha recuperato però Struna, anche se non ancora al top, Attys è rientrato dagli impegni in nazionale e torna fra i convocati anche Jonsson. Ma la grande novità della giornata sarà Olivieri: invocato in questo mese e mezzo come possibile cura per i mali dell’attacco alabardato, adesso l’ex Juventus potrà mostrare in campo tutta la voglia accumulata in questo periodo. E potrà farlo nel ruolo preferito, quello di seconda punta, accanto probabilmente a Vertainen.
Il vero rebus del 3-5-2 è però in difesa: se Struna non sarà rischiato dal primo minuto, dovremmo vedere Germano, Frare e Moretti, ma se lo sloveno dovesse partire dall’inizio, Germano potrebbe scalare a quinto di centrocampo a destra, dove altrimenti giocherebbe Pavlev.
Per il resto come al solito Bjleveld a sinistra, e il trio Correia, Braima e Vallocchia in mezzo. Ma stavolta ci sono molte più armi a disposizione dalla panchina nel pacchetto offensivo, ovvero El Azrak, Krollis, Attys, Kiyine e Vicario. E rispetto alle ultime settimane questo potrebbe fare la differenza. —