L’abbraccio e l’affetto per Renato Corsico: «Sapeva ascoltare e guarire le persone»
PAVIA. È gremita la chiesa del Sacro Cuore al Ticinello. In tanti hanno voluto dare l’ultimo saluto al professor Renato Corsico, 88 anni, pneumologo, uno dei primi specialisti in Allergologia in Italia. Si sono stretti ai figli Angelo, primario di Pneumologia del San Matteo, e Massimo, architetto, in un abbraccio carico di affetto e di stima nei confronti di una figura che ha segnato il mondo della sanità pavese.
Il ricordo
Ricordando le sue capacità professionali, la sua intelligenza finissima, la sua umanità, la sua passione per la medicina. «È bello essere un donatore di vita. E il professor Corsico lo è stato», sottolinea il parroco don Franco Tassone durante l’omelia. Accanto a lui c’è don Emilio Carrera. «Chi dona la vita offre generosità. Sa guarire le ferite, sa aprirsi alle fragilità – chiarisce don Tassone -. Ognuno di noi si presenta all’altro sperando che comprenda e guarisca le proprie ferite. Ha bisogno di una parola, di un ascolto, di una competenza e di una compassione. Il professor Corsico possedeva queste caratteristiche, aveva conoscenze mediche e scientifiche e aveva compassione. Dentro alla sua storia famigliare c’è un valore aggiunto». Le parole del parroco risuonano nel silenzio di una chiesa in cui si avverte il dolore per la perdita di un professionista apprezzato, di un uomo che «sapeva donare», ripete don Franco ricordando gli eventi che avevano segnato pesantemente la vita di Renato Corsico: la perdita della moglie Liliana nel 2014 e quella del figlio Andrea, radiologo al San Matteo, scomparso nel 2022 a 51 anni.
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La storia
Corsico era nato a Novara. La sua famiglia era originaria di Mortara, città dove il nonno Guido era farmacista. Si era laureato in Medicina nei primi anni Sessanta. E, nel 1967, era stato uno dei 12 specialisti in Allergologia. Erano gli inizi degli anni Settanta quando lasciò quella che allora era la Clinica del lavoro di Pavia, in via Boezio, per avviare il Centro di riabilitazione pneumologica di Maugeri, a Veruno (Novara), il secondo aperto dopo Pavia, dove rimase fino al 1981. Dopo 9 anni accettò di dirigere, fino al 1992, il centro di riabilitazione di Montescano. Una permanenza durata 13 anni, terminata nel 1992. Esercitò anche la libera professione fino al 2015. La cessazione dell'attività arrivò 5 anni più tardi, nel 2000. Fece parte del consiglio di amministrazione della Maugeri e rimase primario della struttura di Riabilitazione pneumologica anche dopo aver lasciato la carica di direttore. Uomo di grande cultura, amava l’arte profondamente e aveva molteplici interessi. «È stato un pioniere dell'allergologia a Pavia, contribuendo in modo significativo allo sviluppo di questa disciplina. La sua competenza in pneumologia, unita alla sua profonda umanità, lo hanno reso un punto di riferimento per pazienti e colleghi», aveva detto di lui Claudio Lisi, presidente dell'Ordine dei medici. —
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