Luca Nardi perde la finale del Challenger a Helsinki: il pesarese manca il rientro in top-100
Una sconfitta amara per Luca Nardi. Il pesarese è stato battuto nella Finale del Challenger di Helsinki (Finlandia) da un redivivo Kei Nishikori (n.132 del ranking) con il punteggio di 3-6 6-4 6-1 in 2 ore e 10 minuti di partita. Dopo un primo set giocato su ottimi livelli, il rendimento al servizio in particolare è venuto meno e nella terza frazione anche mentalmente l’azzurro è uscito dalla partita.
Un risultato che ha dei riflessi rilevanti nella classifica mondiale. Se il pesarese, infatti, avesse conquistato il titolo, avrebbe concretizzato il suo ritorno nel gruppo dei migliori 100 tennisti del pianeta. La battuta d’arresto, invece, si traduce in un n.105 della classifica, che oggettivamente non rispecchia le qualità tecniche del ragazzo, non adeguatamente però accompagnato da una forza mentale adeguata.
Nel primo set entrambi i tennisti non spiccano per continuità alla battuta e in questa resa non eccelsa con il fondamentale è Nardi a fare meglio in risposta, riuscendo a portarsi sul 4-1. Da quel momento, il classe 2003 del Bel Paese interpreta meglio anche i turni al servizio e ne consegue un comodo 6-3.
Nel secondo set le cose sembrano mettersi bene, quando Luca strappa ancora la battuta al giapponese nel terzo gioco. Al servizio, però, iniziano a vedersi le prime crepe. Il contro-break è immediato, mentre è decisamente laborioso il sesto gioco, con Nardi costretto a cancellare tre palle break. Fa fatica il tennista nostrano e nella stretta finale cede sul 6-4.
Nel terzo set il giocatore tricolore non ha più lo stesso fuoco interiore. Tanti errori non forzati e per Nishikori è abbastanza agevole portarsi sul 4-0 e mettere in ghiaccio la partita. Titoli di coda, infatti, sul 6-1 e con rammarico per l’azzurro.