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Puppo sulle ATP Finals: “Manca la personalità di Djokovic e Rune. Mai una edizione così connotata da un giocatore”

La netta vittoria di Jannik Sinner su Alex De Minaur al debutto nella fase a gironi delle ATP Finals 2024 di Torino ha rappresentato il tema principale dell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti di giornata Guido Monaco e Massimiliano Ambesi.

Sicuramente fa un certo effetto sentire lo speaker che annuncia l’ingresso in campo di Jannik Sinner come numero uno al mondo, non c’è dubbio. Io però ho ricordato quello che ho percepito la scorsa edizione, forse perché era n.4 del ranking e doveva ancora conquistare tutto quello di incredibile che poi ha raggiunto, ma quello che manca sono dei giocatori di personalità e dal gioco vario e completo. Djokovic è Djokovic, lo sappiamo, ma anche lo stesso Rune“, il commento di Puppo.

Ieri, guardando il match di De Minaur e proiettandomi avanti, quando ho detto che manca un po’ di ciccia intendevo dire che è un torneo che speriamo, avvicinandosi magari al weekend, possa regalarci le emozioni che ieri non ho vissuto onestamente. Jannik è troppo forte, questo bisogna dirlo. Non era forse neanche ad un livello così eccelso, anche perché come ha detto lui non giocava da quattro settimane una partita ufficiale e poi ha dovuto fare i conti con quel problema intestinale quindi sicuramente ha dovuto riprendere intensità“, dichiara il giornalista di Eurosport.

Sul coinvolgimento del pubblico a Torino durante il match: “Ieri sera il pubblico non era così coinvolto. Non è che ho avuto la sensazione di essere a teatro però, rispetto a quello che normalmente vedo anche da casa, Jannik era molto concentrato sulla partita perché era importante e perché magari non era al massimo fisicamente, dopo alcune settimane senza giocare match ufficiali. Bisogna dire che l’impianto era tutto pieno e non penso sia successo l’anno scorso nella prima domenica del torneo, quindi ci sono tanti aspetti positivi. C’era però un’atmosfera di meno coinvolgimento. Non è una critica, è solo una mia sensazione“.

Sull’andamento della partita: All’inizio ho avuto la sensazione che De Minaur ci provasse a variare. Quando ha fatto il break, sembrava che gli stesse leggendo il servizio perché ha risposto veramente bene in quel game. Poi Jannik ha cominciato a variare il servizio e a fare cose diverse. Inizialmente, pur viaggiando anche a 212-213 km/h, non avevo la sensazione che quella palla fosse così incisiva. Poi però veramente, a parte qualche errore è stato devastante. Ha giocato bene. Non dava il tempo a De Minaur, che non ha potuto fare quello che aveva in mente. Era micidiale, pur non essendo al suo massimo livello. Poi quando la partita è entrata totalmente in suo possesso ha provato a fare anche altre cose ed il suo progetto penso sia quello”.

“Otto vittorie su otto con De Minaur concedendo un solo set. Sinner è un altro giocatore rispetto al loro primo scontro diretto, in quella finale delle Next Gen 2019. Ieri non andava a tutto braccio su ogni colpo, come invece io ricordo molto bene aver fatto in quella partita a Milano. Un po’ mi è mancato vedere qualche colpo un po’ fuori dal canone che ieri abbiamo seguito. Tennis comunque di altissimo livello, è solo una questione di gusti. Sicuramente c’è tantissima pressione, perché non c’è mai stata un’edizione delle Finals così connotata da un giocatore. Dipende tanto da Sinner in questo contesto, perché si gioca a casa sua in Italia“, aggiunge Puppo.

VIDEO: LA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA

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