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Sassari e dintorni: la guida per trascorrere un weekend d’autunno tra natura incontaminata, città rurali, storia e archeologia

Nord della Sardegna. Non serve aggiungere molto altro. Soprattutto in autunno, stagione perfetta per un tour alternativo, alla scoperta di città d’arte, tradizioni millenarie e sapori genuini. Complici le temperature miti e la natura dai colori intensi. A breve distanza da Alghero, dove si atterra dopo circa un’ora di volo da Milano, e da alcune meravigliose spiagge, come quelle di Stintino, La Pelosa e Platamona, si trova Sassari, seconda città dell’isola per popolazione, dopo Cagliari.

Le sue origini antiche si riflettono nell’architettura e nei monumenti che narrano secoli di vicende, facendo di Sassari uno scrigno di storie da scoprire passeggiando per le sue vie. “Un gigantesco fiore di pietra”: così Elio Vittorini ha definito il fastoso e imponente Duomo, che alza la sua facciata e i suoi campanili nel cuore della città vecchia, a pochi passi dall’Università e dall’elegante Palazzo Ducale costruito tra il 1775 e il 1805 e che ospita oggi il Municipio. Di scarsa importanza nell’antichità, quando il centro principale era Porto Torres, è cresciuta velocemente nel Medioevo diventando uno dei centri più ricchi e importanti della Sardegna.

Il cuore della città moderna batte tra l’ampia Piazza d’Italia, su cui si affacciano imponenti palazzi ottocenteschi, l’Emiciclo Garibaldi e il Giardino Pubblico frequentato dai sassaresi di ogni età. Sempre nella città moderna, un appuntamento importante è il 14 agosto, quando dalle chiese della Madonna del Rosario e di Santa Maria di Betlem parte la processione della Faradda de li Candelieri. Va vista, anche se sorge in una zona degradata da traffico e da una brutta edilizia moderna, la Fontana del Rosello, uno dei monumenti più amati dai sassaresi. Consigliabile una camminata nel cuore della città vecchia che offre un piacevole itinerario tra strade lastricate, botteghe e monumenti. Una soluzione comoda per la notte è il B&B HOTEL Sassari (catena internazionale con oltre 850 hotel in Europa) a circa 15 minuti a piedi dal centro, con un concetto di design e di elevata attenzione al mantenimento della tradizione locale, con texture che evocano l’eleganza rustica dell’isola.

Un’escursione interessante nella campagna rurale sarda è sicuramente Monte d’Accoddi, imponente altare preistorico, nonché uno dei monumenti antichi più sorprendenti della Sardegna. Costruito prima del 2000 a.C., l’altare ricorda per la sua struttura a gradoni una ziggurat babilonese, ed è affiancato da un menhir e da un dolmen. Dalla piattaforma superiore si apre un interessante panorama. Sempre più su si arriva a Porto Torres, la Turris Libyssonis degli antichi, il principale porto della costa settentrionale dell’isola che conserva, notevoli monumenti. Il più noto è senz’altro la basilica di San Gavino, costruita in stile pisano tra il 1065 e il 1111, sulla necropoli paleocristiana. Di grande interesse è anche la vasta area archeologica di Porto Torres, l’Antiquarium che comprende alcune strade lastricate, le imponenti Terme Centrali, note in città con il nome di Palazzo di Re Barbaro, e l’interessante Antiquarium Turritano. Non lontano, il ristorante San Gavino offre una buona selezione di antipasti di mare e grigliate di pesce.

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