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Via libera al nuovo Codice della Strada: tutte le novità. A Milano un convegno dell’Associazione Matteoli

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Alla vigilia dell’approvazione definitiva del nuovo Codice della strada, a Milano, lo scorso 18 novembre, nella sede del consiglio regionale lombardo si è svolto un importante convegno sulla sicurezza stradale con esperti del settore, tecnici e legislatori, chiamati a fare il punto sulle nuove norme, organizzato dall’Associazione Altero Matteoli. Impossibile non pensare a quanto da Ministro dei Trasporti Altero Matteoli fosse attento al tema della sicurezza sulle strade e al fatto che la sua vita si è spenta proprio a causa di un incidente stradale.

Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, Federico Matteoli, vice presidente dell’Associazione, ha rivolto un pensiero a suo padre: “Il nuovo codice, che sono sicuro mio padre avrebbe voluto e approvato, è molto ambizioso e coinvolge diversi organi dello Stato, dal Ministero dei Trasporti a quello dell’Istruzione. E’ importante sottolineare come, specie in materia di sicurezza stradale, sia importante mantenere un approccio educativo più che punitivo”.

Stefano Maullu, deputato di FdI e membro del direttivo dell’Associazione, si è soffermato sulle norme. “Dobbiamo mettere al centro dell’azione legislativa la sicurezza e la prevenzione sulle strade. Con il nuovo codice della strada stiamo rispondendo al bisogno di certezze e di sicurezza dei cittadini con nuovi sistemi di viabilità e motorizzazione. Sarà importante riuscire ad entrare nelle scuole ed educare i ragazzi alla sicurezza. Mi fa piacere poter ricordare e poter in qualche modo continuare l’intenso lavoro di Altero Matteoli in materia di trasporti. Essere qui per portare avanti il suo lavoro e raccogliere la sua staffetta è molto importante”.

Anche Geronimo La Russa, vicepresidente Aci Italia e Presidente Aci Milano, ha dato parere positivo alle nuove norme introdotte dalla revisione del Codice. Allo stesso tempo ha pero’ sottolineato l’importanza di affiancare alle restrizioni sull’uso dei mezzi di mobilità leggera un potenziamento del trasporto pubblico nelle città sensibilizzando i Sindaci ad intervenire in tal senso.

Presenti anche il presidente della commissione trasporti della camera, Salvatore Deidda, Romano La Russa, assessore alla sicurezza della Regione Lombardia, Poi Fabio Raimondo, capogruppo della commissione Trasporti, Fabio Dadati, Toni Purcaro, Carlo Maccari, Christian Garavaglia, Franco Lucente e Franco Fenoglio.

Le  nuove norme del Codice della Strada

Dopo il via libera dalla Camera, è arrivato l’ok del Senato. Il nuovo Codice della strada 2024 potrebbe entrare in vigore prima dell’estate del prossimo anno. Dalle sanzioni per chi guida sotto l’effetto di droga e alcol alla sospensione della patente, dalle limitazioni per neopatentati alle multe per eccesso di velocità, dai monopattini all’abbandono di animali molte le novità in arrivo.

Alcol, multe e patente sospesa

L’articolo 1 modifica in senso restrittivo le disposizioni in tema di guida in stato di ebbrezza e dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti prevedendo, tra l’altro, in alcuni casi di adottare sul veicolo un sistema di alcolock sul veicolo. Chi viene trovato al volante con uno tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro si vedrà comminare una multa compresa tra 573 e 2.170 euro, oltre alla sospensione della patente da 3 a 6 mesi.

Se a un automobilista viene riscontrato un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 grammi per litro la sanzione è sia detentiva che pecuniaria (arresto fino a 6 mesi e ammenda da 800 a 3.200 euro), e patente sospesa da 6 mesi a un anno: sulla sua patente inoltre verrà apposto un codice che indicare che quel conducente non può più bere prima di mettersi alla guida (zero alcool, quindi); con tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro le nuove norme prevedono l’arresto da 6 mesi e un anno, l’ammenda da 1.500 a 6.000 euro e la sospensione della patente da uno a due anni.

Se la violazione avviene usando l’auto di un’altra persona la sospensione si raddoppia e se nei due anni successivi si ripete la stessa violazione la patente viene revocata. Il mezzo viene poi confiscato a meno che non sia di proprietà altrui.

Droghe, basta test positivo

Viene abolito il requisito dello “stato di alterazione” per definire il reato di guida sotto l’effetto di droghe: basterà essere positivi al test per accertare la presenza di sostanze nell’organismo. Se gli agenti dovessero ritenere che un conducente sia in stato di alterazione conseguente all’uso di stupefacenti potranno effettuare sul posto un prelievo di saliva. Se cio’ non fosse possibile il conducente sarà accompagnato in strutture sanitarie fisse o mobili, pubbliche o accreditate, per il prelievo di campioni di liquidi biologici. Basterà l’esito positivo negli accertamenti preliminari per far scattare il ritiro della patente. Patente revocata fino a tre anni nel caso che i test facciano emergere l’uso di stupefacenti.

Abbandono di animali, pene più severe

Una delle modifiche aumenta di un terzo la pena per chi si rende colpevole dell’ abbandono di animali per strada, anche se questo gesto non provoca incidenti. Se si utilizza un veicolo per l’abbandono si rischia la sospensione della patente da sei mesi a un anno. Invece nel caso che l’abbandono di animali metta in pericolo altri utenti sono previste le sanzioni fissate per i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali gravi o gravissime.

Neopatentati, le limitazioni

Riscritte le limitazioni per i neo-patentati allargando – almeno per il primo anno – lo spettro dei modelli ‘ammessi’ ma allungando il periodo di vincolo. Infatti ora è previsto che per i primi tre anni dal conseguimento della patente B non possano essere guidati: veicoli con potenza superiore a 75 kW per tonnellata (circa 100 CV) e comunque con potenza (anche elettrici o ibridi) superiore a 105 chilowatt per tonnellata. Rispetto alle norme attuali significa che i neo-patentati potranno guidare modelli più potenti nel primo anno ma viene introdotta una restrizione per i due anni successivi al primo.

Eccesso di velocità, cambiano le multe

Una delle modifiche più controverse riguarda l’introduzione del principio secondo cui nel caso di violazioni ripetute entro la stessa ora e su un tratto di strada che ricada nella competenza di uno stesso ente (per esempio, una strada comunale o una statale), le multe non si sommano ma viene applicata la sanzione prevista per la violazione più grave aumentata di un terzo.

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