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L’elettronica gentile e una babele declamata da Blixa Bargeld e Teho Teardo in tour

TRIESTE “Christian & Mauro”, ovvero Blixa e Teho. Da un lato le orchestrazioni sinuose e le svisate di elettronica gentile di Teardo, compositore cinematografico prestato al rock; dall’altra la babele di Bargeld, per tutti Blixa, icona degli Einstürzende Neubauten con quella voce declamatoria capace di toccare tedesco, italiano, inglese e chissà quali altri idiomi con assoluta nonchalance.

Sabato 23 novembre sul palco dell’Auditorium Fondazione Cassamarca di Treviso, nell’unica data veneta del nuovo tour che li porterà in giro per l’Italia e l’Europa, il duo mescolerà le carte per offrire un concerto-evento. «Abbiamo lavorato a lungo su questo disco, che non è realmente centrato su una tematica specifica. I testi di Blixa sono variegati, e scaturiscono dalla musica: è un lavoro che ci rappresenta pienamente, e abbiamo aspettato un bel po’per pubblicarlo perché ci mettiamo in gioco solamente con ciò che ci convince», racconta Teho Teardo, svelando qualche anticipazione in vista del concerto.

Otto anni dopo “Nerissimo”, il nuovo album della coppia si nutre come da tradizione delle liriche di Bargeld e della tessitura sonora di Teardo, con l’ausilio di qualche strumento “mitologico”. «È presente anche una tastiera di computer: a partire da tasti normali dà accesso ad altri mondi inesplorati, che, a loro volta, possono condurre a ulteriori universi» aggiunge il compositore pordenonese.

Fra le tracce spunta anche una passacaglia seicentesca, “Bisogna morire”, riletta in chiave attuale. «È frutto di una combinazione curiosa di situazioni. In passato Ennio Morricone mi suggerì di comporre una passacaglia: non l’ho mai fatto, e non so nemmeno io perché. Fino a quando, un paio d’anni fa, anche Blixa un giorno se ne è uscito chiedendomi perché non ne avessi mai scritta una: ed eccoci qui».

Sul palco dell’auditorium trevigiano saranno accompagnati dalla violoncellista Laura Bisceglia e da Gabriele Coen al clarinetto; supportati in ogni città da un quartetto d’archi differente, “Christian e Mauro” pescheranno a sorte tra i brani della discografia dando rilevanza particolare al nuovo lavoro, che verrà eseguito praticamente per intero. Un album, come sottolinea ancora Teardo, influenzato anche dalla pandemia. «Ha inciso profondamente sulla musica e sulle nostre scelte. Ricordo che avevamo iniziato a scrivere il disco già nel 2018 e la Brexit pareva il peggio che ci potesse capitare, invece poi è arrivato tutto il resto».

Dopo l’avvio della tournée questa settimana, stasera il duo è atteso da un appuntamento importante: sul palco del Ciampi, ritireranno un Premio Speciale. «Sono onorato, e parlo anche a nome di Blixa: felici e sorpresi. Proprio per il rispetto che abbiamo della figura di Piero Ciampi e di chi collaborava con lui, sarà una serata particolare», sottolinea Teardo, la cui amicizia con Bargeld risale a fine anni Ottanta: «Ci incontrammo attorno al 1989, forse il 1990, a un concerto degli Swans a Berlino. Non riesco però a dimenticare un’esibizione degli Einstürzende Neubauten a Treviso negli anni Ottanta, una sensazione strepitosa: mi spaventai all’epoca, facevano quasi paura. L’occasione di acchiapparci realmente è arrivata grazie allo spettacolo “Ingiuria” di Chiara Guidi, nel 2009».

Nel frattempo, Teardo prosegue nel suo lavoro parallelo di scrittore di colonne sonore, che, prossimamente, porterà a nuovi frutti. «Sto scrivendo le musiche per la serie di Marco Bellocchio dedicata a Enzo Tortora e per il nuovo film di Daniele Vicari, “Ammazzare stanca”», conclude.

Inizio concerto alle 21, ultimi biglietti disponibili su dice. fm. —

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