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Nuova direzione a tempo per il porto: c’è l’apertura dei sindacati

Depotenziate le funzioni del segretario generale del Porto Antonella Scardino e creazione di una nuova direzione temporanea e sperimentale, della durata di sei mesi, che raccolga le aree dell’amministrazione del personale e delle risorse umane.

È questa, in sintesi, la base dell’accordo tra l’Autorità portuale e i sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, con i delegati interni all’Autorità) trovato al termine dell’incontro fiume di ieri, iniziato alle 14.30 e finito dopo le 18.

Solo una settimana fa, le sigle avevano incontrato il presidente Fulvio Lino di Blasio chiedendo le dimissioni del segretario generale, Antonella Scardino, accusata dai lavoratori di aver creato un clima di tensione tra i corridoi degli uffici della sede di San Basilio.

Il presidente Di Blasio, da parte sua, aveva proposto una riorganizzazione del lavoro. Riorganizzazione che, del resto, era attesa già da almeno un paio d’anni, senza mai però diventare operativa.

Ora il nuovo piano presentato dall’Autorità, con la previsione di una nuova direzione i cui atti, redatti da un direttore competente, verrebbero vistati dal segretario generale solamente a proposito della loro legittimità. Senza quindi possibilità di esprimersi nel merito. L’area legale invece sarà invece alle dirette dipendenze del Presidente dell’Autorità.

Dal canto loro, le organizzazioni sindacali hanno sottolineato al termine del lungo incontro che la proposta, pur non risolvendo completamente i problemi da tempo segnalati da parte dei dipendenti, rappresenta comunque un passo in avanti nella giusta direzione.
Nei prossimi giorni è atteso il decreto riorganizzativo da parte dell’amministrazione. Sempre ieri, poi, le sigle sindacali hanno anche chiesto di riaprire la contrattazione di secondo livello sul tema della remunerazione mensile.

L’amministrazione portuale, dal canto suo, si è resa disponibile a valutare il pagamento mensile, per chi lo voglia, dell’intera fascia in quattordicesimi, mantenendo comunque fissa per tutti la quota già erogata nella parte alta della busta paga per scongiurare l’eventuale assorbimento in future contrattazioni. Sul punto, le parti si sono aggiornate e torneranno a confrontarsi più avanti, quando anche il riassetto organizzativo del lavoro all’interno della struttura diventerà effettivo.

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