Accordo per il nuovo Polo della Salute a Padova Est con Cassa Depositi e Prestiti
Azienda Ospedale Università e Cassa Depositi e Prestiti hanno sottoscritto un accordo di collaborazione triennale finalizzato alla realizzazione del nuovo Polo della Salute, ovvero sia la struttura che sorgerà a Padova Est che, contestualmente, il riordino di via Giustiniani.
Il nuovo accordo, che scadrà il 31 dicembre 2027, prevede un servizio di consulenza e assistenza prestato da Cassa Depositi e Prestiti e finanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del Programma InvestEU per la definizione delle strategie necessarie per la realizzazione delle due opere.
Cassa Depositi e Prestiti, società partecipata dal ministero dell’Economia e delle Finanze sarà quindi al fianco del management di via Giustiniani in considerazione delle procedure in corso e dello stato di avanzamento del progetto.
Il nuovo ospedale di Padova Est sorgerà su un’area di circa 40 ettari e si svilupperà su una superficie di circa 212 mila metri quadri con 963 posti letto; in via Giustiniani, è prevista invece la riorganizzazione delle strutture sanitarie esistenti con la realizzazione di un nuovo Pronto Soccorso, una Pediatria – per cui è appena stata affidata all’architetto Striolo la progettazione del porticato sul lato sud – e un Ospedale della Mamma e del Bambino con una disponibilità complessiva di 719 posti letto.
Lo scorso 18 settembre è stato sottoscritto con Politecnica il contratto per la formulazione del progetto definitivo: malgrado una deadline di sei mesi, il direttore generale dell’Azienda Giuseppe Dal Ben ha chiesto di anticipare di un mese la consegna, a quel punto dovrà essere chiara anche al linea di finanziamento.
Ad oggi, il costo per l’ospedale di San Lazzaro ha una previsione di spesa di quasi 871 milioni di euro, di cui 596.646.305 di lavori e 108.819.000 per arredi e attrezzature. In questo computo, quasi 19 milioni andranno per le prossime due fasi della progettazione.
Cassa Depositi e Prestiti quindi sosterrà l’Azienda anche nello studio delle ipotesi di finanziamento sul tavolo: tra queste, la principale, in quanto economicamente più sostenibile è l’investimento da parte dell’Inail che potrebbe inserire il nuovo ospedale nel proprio piano triennale come iniziativa di elevata utilità sociale.
In questo caso l’Azienda comincerebbe a pagare l’opera solo con l’entrata in funzione all’ospedale. Le alternative sono l’accensione di un mutuo con la Banca europea per gli investimenti (Bei) e il project financing, che tuttavia comporterebbe la ricerca di un partner e per cui l’Azienda dovrebbe trovare fin da subito la metà delle risorse necessarie. L’obiettivo è di arrivare a mettere in gara l’esecuzione del nuovo ospedale tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.