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“Se non torni con me t’ammazzo come un cane”: poste e minacce, l’ex Gf Basciano in carcere per stalking a Sophie Codegoni

A giudicare dall’ultima evoluzione del caso, nato come un caso di vicissitudini sentimentali di una coppia di pseudo vip – entrambi partecipanti in momenti diversi del programmi Uomini e Donne di Maria De Filippi: in veste di corteggiatore lui, prima, e di tronista lei, successivamente – quello che è emerso negli ultimi mesi dalle interviste in tv, più o meno patinate e interpretate dai protagonisti ad arte; tra una proposta di matrimonio sul red carpet della mostra di Venezia nel settembre di due anni fa. E il recente tentativo di riconciliazione davanti alle telecamere di Verissimo, dopo tutto quanto quanto emerso e macinato dal mondo editoriale votato al gossip, appare oggi di fatto solo come la punta, più o meno edificante di un’iceberg che, nel sommerso, riservava ben altro…

Basciano in carcere,  il deejay accusato di stalking all’ex compagna, l’influencer Sophie Codegoni

Ora, alla notizia dell’arresto di Alessandro Basciano, influencer e deejay, in manette con l’accusa di stalking nei nei confronti dell’ex compagna Sophie Codegoni, noto volto televisivo, le carte sul tavolo mediatico – e non solo – si rimescolano vertiginosamente. E la storia prende una piega decisamente più fosca… La coppia, che si era conosciuta al Grande Fratello e che ha una bambina di poco più di un anno, oggi aggiorna dunque il suo tormentato rapporto alla richiesta di arresto, firmata dalla procura di Milano, per atti persecutori, che la gip Anna Magelli ha autorizzato.

Basciano in carcere, il gip: animato da una «gelosia ossessiva» contro la ex

E se la notizia dell’arresto già di per sé lascia sconcertati follower, amici e accaniti fans della coppia – o di uno dei due componenti visto che l’unione era già andata a farsi benedire da un po’ – le motivazioni e le conclusioni che la gip milanese ha messo nero su bianco disponendo il carcere per Basciano lasciano ancora più interdetti: e non solo chi seguiva sui social la coppia che fu. Una condotta «pervasiva, controllante e violenta» dettata da una «ossessiva gelosia nei confronti della giovane donna», anche dopo la fine della loro relazione sentimentale, che Alessandro Basciano «non ha mai accettato», scrive il magistrato Magelli, argomentando il reato di atti persecutori che ha portato dietro le sbarre il giovane volto tv.

L’avrebbe costretta a “modificare le proprie abitudini di vita”

Di più. Uno stalking reiterato, annota il gip, che ha generato nella vittima «un costante e perdurante timore per la propria incolumità». E che l’ha costretta a modificare le proprie abitudini di vita, «con riflessi negativi anche per la propria professione»: dato che anche lei è una nota influencer da 1,2 milioni di follower. Dunque, per la giudice il carcere è l’unica misura idonea per l’«evidente concreto ed attuale pericolo di reiterazione criminosa», palese data la «pluralità e gravità delle condotte persecutorie e violente» (anche davanti alla figlia minore).

Scrive il gip: «Da Basciano incapacità di autocontrollo e continue minacce alla ex»

Non solo. «L’allarmante pericolosità sociale» di Basciano, aggiunge in calce la gip se ancora non ce ne fosse abbastanza, «è inoltre resa evidente dal fatto che lo stesso abbia aggredito fisicamente l’amico della vittima, nonché dalle continue minacce di morte rivolte alla ex compagna, mostrando una completa mancanza di capacità di autocontrollo». E il riferimento è all’ultimo episodio registrato dalle cronache – e rilanciato ancora oggi tra gli altri dal Corriere della sera – che racconta nel dettaglio l’ultimo burrascoso episodio vissuto dalla coppia appena lo scorso  13 novembre. Anzi, nella notte tra il 13 e il 14 novembre, quando nella centrale Via della Moscova a Milano il 35enne Basciano, «con il Suv affianca e costringe a fermarsi l’auto sulla quale si trova, in compagnia di due amici, la sua ex compagna Sophie Codegoni».

Basciano in carcere per stalking, alla ex compagna diceva: «Se non torni con me ti ammazzo come un cane»

«Vi ammazzo come cani, non sapete con chi avete a che fare», urla come un pazzo il giovane che, sceso dal Suv, all’apice della furia «sfonda il parabrezza dell’auto e letteralmente trascina fuori uno dei due amici di Codegoni, Mattia Ferrari, prendendolo a pugni in mezzo alla strada. Poi chiama l’ex compagna per dirle che sarebbe arrivato a casa sua per “ucciderla”». E il clou di un rapporto ormai lacerato e su cui brandelli Basciano sembra voler ballare con ferocia, animato da gelosia e rabbia.

L’ultimo exploit violento, arrivato – scrive sempre il Corriere della sera –«dopo una serie impressionante di aggressioni fisiche e verbali («Se non torni con me ti ammazzo come un cane e devi aver paura di tornare a casa». «Affacciati alla finestra, le paghi tutte». «Per me sei morta, mi fai schifo». «Mi faccio il carcere», «devi morire». «Ti devo sput…. sui social», tra i messaggi vocali inviati, 50-60 al giorno) che da luglio 2023 ha dovuto subire la giovane donna».

Poste, minacce, aggressioni e intimidazioni

Minacce, aggressioni, pedinamenti e un’ossessione che si trasforma anche in «50/60 chiamate al giorno». Una storia di stalking inquietante, messa nero su bianco, in 17 pagine, con atti persecutori iniziati dopo la nascita della loro bambina. E che si aggravano con il passare dei mesi, tanto da causarle problemi di salute e a costringerla a cambiare alcune abitudini quotidiane.

Quell’aggressione inscenata alla Fashion Week milanese

«Motivi futili e di gelosia», si definiscono nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip Anna Magelli, che hanno portato Basciano, si legge nel provvedimento, ad aggredire il manager dell’influencer o ad avere atteggiamenti violenti come durante un evento della Fashion week a Milano quando era stata «strattonata per il vestito e colpita ripetutamente sulle gambe». Una scena che aveva portato all’intervento della security, mentre la 23enne aveva perso l’opportunità di concludere un contratto con un brand.

Pedinamenti, spintoni, 60 telefonate al giorno: così Basciano terrorizzava la ex

E ancora. Diversi i “pedinamenti”, non solo sotto casa o in luoghi pubblici, ma anche su un treno. Tanto da portare la vittima, in quell’occasione, a dire all’ex compagno: «Adesso però mi fai paura, cosa ci fai qui, io chiamo i carabinieri». Un clima di minacce crescenti che la porta a scrivergli, nel dicembre scorso, «mi stai terrorizzando». La relazione sembra tornare su altri binari a gennaio: si riappacificano e la convivenza inizia a marzo, ma ad aprile – in occasione di un servizio fotografico a Ibiza – tornano le minacce di morte e al rientro in Italia ognuno prende la sua strada.

«Devi avere paura di rientrare a casa»…

Una strada martoriata da una lunga lista di minacce e insulti, iniziati nel luglio del 2023, quella che viene riportata nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere di Alessandro Basciano. Un elenco che comprende parole irripetibili e frasi di minacce esplicite come «devi avere paura di rientrare a casa». E ancora: «Io sono Ale Basciano, tu sei solo una sfigata…». Sembra che lui le spiasse il telefono. Fosse incalzante e ossessivo. Determinato a creare un clima di paura che, di fatto, avrebbe costretto la Codegoni a cambiare abitudini. E le autorità a intervenire con l’arresto dell’uomo.

Il legale di Basciano: «Caso strumentalizzato. Parlerò al momento giusto»

Un fermo su cui il difensore di Basciano, l’avvocato Leonardo D’Erasmo, poco fa si è limitato a dichiarare: «Quando sarà il momento rilascerò dichiarazioni, ora non lo è considerando che c’è molta strumentalizzazione». Intanto però il dorato mondo di influencer e vip dei reality incassa uno scossone che, dopo il terremoto e il crollo della coppia Ferragnez, capostipite per eccellenza delle soap noir in diretta social, infligge un pesante colpo all’iconografia di una dimensione che si rivela sempre più virtuale che mai. Una pseudo-realtà che sull’illusione di lasciar entrare nella vita di tutti i giorni follower e amici digitali, ha costruito un’immagine che si sgretola a ogni ogni nuovo, drammatico epilogo di coppia.

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