Bibione si candida per il ritorno di Vasco: «Una nuova data zero»
La notizia scoppia come un fuoco d’artificio: il comune di San Michele si candida ufficialmente per riportare Vasco Rossi allo stadio di Bibione, anche nel 2025.
La notizia è stata confermata ia margine dell’inaugurazione della rinnovata piazza Galasso e della fine della ristrutturazione del Colosseo, lo stabile di forma cilindrica che fungerà da nuovo spazio aggregativo polivalente per la comunità locale. L’idea di San Michele è quella di ospitare nuovamente la Data Zero del tour di Rossi.
L’entourage del Blasco ci sta pensando e, oltretutto, il 2 dicembre prossimo ci sarà un vertice della Dmo del Turismo con tutti gli attori economici, in cui si affronterà il tema dei grandi eventi per il prossimo anno.
Vasco Rossi potrebbe gradire il ritorno in città, in una Bibione che, come hanno riportato le cronache del concerto del 2 giugno, rappresenta molto più di una location per il Komandante. «Abbiamo fatto un tentativo, ora dobbiamo solo sperare», dice il sindaco di San Michele Flavio Maurutto, consapevole che esiste anche la concorrenza.
Prudente, ma entusiasta della mossa del Comune, è il presidente degli albergatori Aba, Adamo Zecchinel. «A inizio dicembre sapremo alcune cose in più», afferma, «sarebbe giusto trovare una data utile».
Benedice l’operazione anche il presidente mandamentale dell’Ascom, Manrico Pedrina. «Sarebbe fantastico, per tutto il territorio, se Vasco scegliesse nuovamente Bibione per la partenza del suo tour».
Ieri piazza Galasso di San Michele è stata inaugurata, sotto un freddo pungente. Il sindaco Maurutto ha ringraziato le ditte che hanno preso parte alla riqualificazione, da cui sono state tratte le sedi della Casa di Comunità e dell’Avis.
Il piatto forte è la riconsegna dell’edificio cilindrico. Vi sono ricavati almeno tre ambienti, in grado di ospitare eventi culturali, scolastici e aggregativi di varia natura. Un piccolo gioiello, costato 1,2 milioni di euro, ottenuti in gran parte dai fondi Pnrr. San Michele e Bibione guardano al 2025 con fiducia, ma per ora si pensa al Natale.