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Verona–Apu, capitan Alibegovic esulta: «Con questo approccio la musica cambia»

Se anche il giovane Matteo Agostini segna da tre alla fine di una partita dominata vuol dire che è proprio serata. E che serata. Mirza Alibegovic, che come i 24 della sfida è entrato in campo all’inizio con una maglia contro la violenza sulle donne, a fine partita è felice. Non dei suoi 30 punti, ma della grande prova di squadra. «Quando abbiamo un approccio così alle partite, la musica cambia. È una questione di intensità, l’abbiamo dimostrato: abbiamo fatto una grande partita in difesa. I miei 30 punti? L’importante è la prestazione della squadra che in difesa si è superata». “Ce l’abbiamo noi” etc etc, la curva friulana canta. “Dacci la maglietta”. «Ne ho solo una», risponde, mentre il gelido palazzo fischia la propria squadra. Allora capitan Apu sale i gradoni per prendersi l’abbraccio di quella ventina arrivati dal Friuli. Foto e via. «Perché non abbiamo fatto nulla – chiarisce – dobbiamo andare avanti così».

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In sala stampa arriva coach Adriano Vertemati. Nell’ultimo quarto, a partita in ghiaccio, dal settore dei bianconeri era partito il coro “Vertemati portaci in A1”. Lui aveva risposto, poi però a chi gli chiede di quel coro fa subito capire la strada da percorrere. «Ho sentito solo Vertemati», dice. Insistiamo. Lui anche: «Pensiamo alla prossima partita». Poi della partita superba dei suoi parla eccome. «Siamo molto soddisfatti di come abbiamo difeso all’inizio con un Hickey che ci ha regalato con i suoi canestri un buon vantaggio». «Vero – continua il coach valtellinese da gran signore – a Verona mancava Penna, che è molto importante, noi abbiamo sopperito all’assenza di Stefanelli con un roster lunghissimo».

Poi il coach ringrazia il rientrante pivot Giovanni Pini: «Aveva 10 minuti nelle gambe e li ha giocati formando con Bruttini una bella diga contro Esposito e Cannon». Chiusura per capitan Alibegovic. «Grande difesa su Palumbo, che però non gli ha impedito una super giornata in attacco. A me però, più dell’eccellente su 10 al tiro da tre, mi è piaciuta la voglia di attaccare il ferro». Il coach ringrazia e va precisando guardandoci bene negli occhi: «I campionati non si vincono solo in difesa, si vincono in primavera quando bisogna essere al top, guardate Trieste un anno fa. E comunque noi non abbiamo ancora fatto nulla».

Dall’iperuranio della felicità intanto telegrafa il presidente Alessandro Pedone: «Che spettacolo! Vincere a Verona fa sempre piacere, ma stravincere così, davvero non me l’aspettavo. Capitan Mirza ha deciso di fare il suo personale trentello di regalo per il compleanno di Hickey. Abbiamo giocato o da manuale, in difesa asfissianti. Siamo un gruppo nuovo e stiamo trovando i nostri equilibri di gioco, ma siamo forti. Complimenti al coach, che si porta a casa un’altra partita vinta di quasi 30 punti e un bentornato a Pini».
Chiusura, doverosa con l’ex Apu coach Alessandro Ramagli: «Chiediamo scusa per una partita così. Brava Udine, squadra molto forte»

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