Canavese in lutto per la morte di Carmine Donnarumma
Canavese travolto da un dolore profondo: la scomparsa di Carmine Donnarumma.
Un uomo dal carisma contagioso, una figura amata e rispettata. La sua lotta contro un male spietato, portata avanti con straordinaria determinazione e coraggio, si è conclusa lasciando nel cuore di molti un dolore inconsolabile.
Nato a Castellammare di Stabia nel 1959, Carmine aveva portato il calore della sua terra d'origine in Canavese, dove si era trasferito da giovane. Qui aveva costruito la sua vita, distinguendosi come un imprenditore brillante nel settore automobilistico e un uomo di grande energia, sempre pronto a mettersi in gioco. Titolare della concessionaria multimarche Mycar1, era apprezzato non solo per le sue competenze professionali, ma anche per il suo carattere brillante e generoso.
Il suo spirito dinamico lo aveva spinto anche nel mondo dello sport e della politica locale: dirigente sportivo appassionato e consigliere comunale durante l’amministrazione di Fabrizio Bertot, Carmine non si era mai tirato indietro davanti alla possibilità di contribuire al bene della comunità.
Ma ciò che rendeva Carmine davvero speciale era la sua personalità unica. Sempre pronto a regalare un sorriso, con una battuta arguta e una naturale capacità di far sentire tutti a proprio agio, era un punto di riferimento per amici e conoscenti. Grande tifoso del Napoli, viveva il calcio con una passione travolgente che lo rendeva il cuore pulsante di ogni conversazione. Quel suo gesto inconfondibile, il pollice alzato, era molto più di un semplice simbolo: rappresentava il suo modo di affrontare la vita, sempre con ottimismo e determinazione.
La sua popolarità andava ben oltre Rivarolo: protagonista di “Uomini e Donne”, Carmine era seguito sui social da una folta schiera di ammiratori, affascinati dal suo spirito autentico e dalla sua inesauribile energia.