Carnevale di Ivrea, i cent’anni di storia dell’Auc in 69 minuti
IVREA. Non è facile riassumere cent’anni di storia in 69 minuti di video, ma è quanto ha fatto l’Associazione universitari canavesani (Auc), realizzando un documentario che sarà presentato ufficialmente domenica 1° dicembre alle 17.30 nelle prestigiosa cornice del Teatro Giacosa di Ivrea. «Abbiamo riflettuto a lungo su come lasciare una traccia di questo traguardo che abbiamo raggiunto – spiega Riccardo Mazzola, storico esponente dell’Auc – e se da una parte l’idea di un libro è sempre affascinante, abbiamo voluto puntare sul video, anche perché ci è parso qualcosa di più adeguato ai tempi, che può essere proposto anche via social, opportunamente frazionato».
LA STORIA
La realizzazione è stata affidata a un goliarda doc, Marco Mion, che ha raccolto interviste, filmati d’epoca e documenti, per raccontare i cento anni di vita di questa componente che si definisce “Alternativa anche se ufficialmente riconosciuta”. In questo secolo di vita l’Auc ha organizzato eventi culturali e più leggeri, incontri e cene, ha realizzato pubblicazioni e, soprattutto, ha sempre preso parte al Carnevale, la manifestazione che ha reso possibile lo svilupparsi e il resistere di una tradizione goliardica in una “città non universitaria”, un vero unicum. “Auc in saecula saeculorum – Cento anni di Goliardia in Canavese” (questo il titolo completo del documentario) racconta il ventesimo secolo e i primi anni del 21° da un punto di vista particolare, quello degli studenti, e rivela scorci inediti di goliardia, ma anche di vita carnevalesca ed eporediese. «È stato un lavoro interessante, coinvolgente e impegnativo – aggiunge Mazzola -, che ha visto coinvolte le varie generazioni dell’associazione. Siamo lieti di essere riusciti a intervistare, tra gli altri, Diego Sabolo, il nostro decano, poco prima della sua scomparsa, avvenuta a cent’anni di età: era coscritto dell’Auc ed è stato bello, quest’anno avere l’opportunità di festeggiare con lui questo doppio secolo di vita». Tra gli altri intervistati c’è anche Laura Aluffi, vera memoria storica del Carnevale di Ivrea. «Siamo riusciti a raccogliere documenti scritti antichi e filmati dal dopoguerra in poi: prima purtroppo materiale video non ne abbiamo trovato. È stato emozionante rivedere l’Ivrea di tanti anni fa, sentir raccontare esperienze datate, ma che descrivono un mondo, quello della Goliardia, che in fondo non è poi così diverso da allora. È uno dei miracoli del Carnevale: saper cristallizzare un universo che resta fedele a se stesso, anche in un contesto esterno che cambia in maniera significativa».
LA PRESENTAZIONE
I goliardi dell’Auc lo ribadiranno nel corso della presentazione, ma fin dalla vigilia vogliono ringraziare chi ha permesso questo evento: «Il Comune ci ha fatto un regalo enorme: non immaginavamo nemmeno di poter celebrare il nostro secolo di vita in una cornice prestigiosa come quella che ci offrirà il Giacosa. E poi, come da tradizione, un ringraziamento immenso alla Tipografia Bardessono che, come ogni volta abbiamo fatto impazzire con richieste e modifiche, ma che, come da tradizione, si è dimostrata disponibile e professionale». In vista di domenica 1° dicembre, l’Auc ha accolto con estremo favore la nomina del nuovo Generale Ulisse Falchieri, che nei suoi primi anni di vita eporediese è stato convolto da Giancarlo Spagna e Alberto Bolzoni che lo hanno coinvolto nel turbinio della goliardia eporediese targata Auc, ordine del quale è diventato, nel corso degli anni, prima Cavaliere e successivamente Curiale: «Sarà un vero piacere averlo con noi al Giacosa, ma teniamo a sottolineare che non vogliamo farne un evento “nostro”: ci auguriamo che tutto il mondo del Carnevale, nelle sue diverse declinazioni, abbia piacere di partecipare al nostro evento».
PER PARTECIPARE
I biglietti per assistere alla proiezione del documentario (offerta libera, minimo 10 euro) sono in prevendita da Jean Luis David di corso Re Umberto 5 e nel pomeriggio di sabato 23, in piazza Ottinetti, sarà presente una postazione dell’Auc per distribuire i tagliandi e incontrare amici e compagni di viaggio con lo spirito leggero e goliardico che è peculiare dell’associazione.