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Addio a Stefanutto, aveva aperto a Caorle la Taverna mexicana

Lutto nella comunità di Caorle.

Dopo anni di battaglia contro la malattia, che ha affrontato con forza e dignità, è morto la scorsa notte Luca Stefanutto.

Aveva 46 anni e aveva intrapreso una carriera nel mondo della ristorazione mettendo a frutto la sua formazione (al Cfp turistico alberghiero Giovanni XXIII) e le potenzialità del litorale di Caorle.

Lascia nel dolore i genitori e un fratello, e tutti i parenti. Già due anni fa Luca Stefanutto aveva attraversato una fase molto delicata della malattia ed era riuscito a superarla.

Questa volta, invece, la malattia non gli ha dato scampo e ha prevalso su un cuore generoso.

Dopo aver frequentato le scuole alberghiere, Stefanutto, che viveva all’ingresso di Caorle nella località di Sansonessa, si è messo a lavorare come cuoco o aiuto cuoco in varie realtà del litorale, fino a quando ha avuto l’intuizione di aprire qualcosa che a Caorle ancora non c’era.

Stefanutto infatti aveva fondato e lavorava alla frequentata Taverna Mexicana (poi chiusa), in pieno centro storico, in campo Negroni, mostrando ottime capacità imprenditoriali. Il suo carisma e la sua simpatia gli avevano permesso di contornarsi di amici, gli stessi che ieri hanno riempito le bacheche social mostrando vicinanza alla famiglia, in segno di condoglianze.

Era anche un grande appassionato di musica. I suoi messaggi e le sue figure preferite spesso diventavano tatuaggi. «Ciao Luca», «Ciao guerriero», e poi tanti cuori colorati, in segno di lutto. «Hai lottato come un leone, ora riposa», il messaggio tenero di una sua amica. «Che tristezza, fai buon viaggio, classe».

Luca amava il mare e passeggiare d’inverno sulla spiaggia. Il funerale sarà celebrato mercoledì mattina alle 10.30 nel duomo di Caorle. In molti si preparano a dargli un ultimo abbraccio.

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