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Per “proteggersi” dai dossieraggi, il governo vuole un “Whatsapp di Stato”

Esattamente un mese fa, in Italia è esploso lo “scandalo” Equalize. Quei dossieraggi – che non sono una mera attività di pirateria informatica, ma la rappresentazione della più classica dinamica di corrotti e corruttori – attraverso l’intromissione (anche) nelle chat private dei cittadini, imprenditori e – inevitabilmente – personalità esposte anche nella politica, hanno mostrato grande improvvisazione nella protezione delle comunicazioni sensibili. Per proteggersi da eventuali altri casi similari, il governo Meloni sta cercando una soluzione “made in Italy” per salvaguardare la messaggistica interna. Ed ecco che si parla di “Whatsapp di Stato”.

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Ovviamente, l’app di messaggistica istantanea di proprietà di Meta non ha nulla a che vedere con questa soluzione, ma è una mera sintesi per comprendere al meglio il meccanismo di comunicazione “protetta” che il governo sta cercando di attuare. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, sono in corso delle interlocuzioni tra Alfredo Mantovano (Sottosegretario e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica), Alessio Butti (Sottosegretario con delega all’Innovazione), AGID e ACN. Ma né l’Autorità per la Cybersicurezza Nazionale, né l’Agenzia per l’Italia Digitale saranno incaricate di predisporre una chat (con la classica crittografia end-to-end), né i dispositivi sui quali applicarla.

Whatsapp di Stato, cosa vuole fare il governo Meloni

Dunque, si cerca una soluzione “esterna”, ma italiana. Gli occhi, dunque, non possono che andare su TIM. In particolare, su Telsy – il centro di competenza di Cybersecurity e Crittografia di TIM Enterprise – che (il caso vuole) ha già sviluppato un’app – TelsyInTouch – e un dispositivo ad hoc per proteggere le comunicazioni. Per il momento, però, non si hanno conferme ufficiali sulla direzione che intende intraprendere il governo. Sta di fatto che, come spiegheremo nel monografico di oggi, l’obiettivo è sicuramente quello di fornire a Parlamentari e rappresentanti delle istituzioni un sistema di messaggistica criptato, per evitare intromissioni dall’esterno.

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