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Freddo al Taramelli, gli  studenti scioperano ancora e vanno sotto la Provincia. Infiltrazioni d’acqua all’istituto Bordoni

PAVIA. Guai nelle scuole superiori pavesi. Ieri al liceo Taramelli gli studenti sono usciti dalle aule, di fatto scioperando, perché nelle aule c’erano meno di 17 gradi: freddo nelle aule che è stato riscontrato anche negli scorsi giorni, oggi (mercolesì 27 novembre) i rappresentanti d’istituto hanno verificato se ci fossero le condizioni per tornare a scuola ma la temperatura era ancora troppo bassa: sono andati a protestare in piazza Italia, sotto le finestre del presidente della Provincia.

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All’istituto Bordoni invece martedì è stata chiusa una scala tra il secondo e terzo piano, chiedendo agli alunni del terzo piano di uscire qualche minuto prima per evitare troppo affollamento: una chiusura legata al cantiere in corso al Bordoni. E sempre al Bordoni ci sono delle perdite d’acqua dal soffitto in un’aula del terzo piano. Le scuole superiori, come tutte le altre del territorio, sono di competenza dell’ente Provincia di Pavia.

Freddo al Taramelli

Al liceo Taramelli, in centro, ieri gli studenti inizialmente sono entrati a scuola. «Poi è stato ravvisato che non c’erano le condizioni minime per stare in aula, in molte classi c’erano meno di 17 gradi ovvero la soglia minima prevista dalle normative - spiega un rappresentante degli studenti del Taramelli -. Così la maggior parte degli studenti sono andati nei corridoi e poi hanno deciso di uscire e non frequentare le lezioni».

Secondo gli studenti al Taramelli in diverse aule non c’è la temperatura minima, in altre invece il riscaldamento funziona. «Una situazione certamente non ottimale - aggiungono gli studenti -. Per oggi l’accordo con la scuola è quello che di prima mattina, alle 7,30, i rappresentanti degli studenti andranno all’interno della scuola e verificheranno se ci sono le condizioni per stare in aula. In base al sopralluogo di stamattina si deciderà se seguire le lezioni o stare un altro giorno a casa. I vertici della scuola ci hanno assicurato comunque che la Provincia è stata messa al corrente del problema per disporre un intervento risolutivo».

cantieri al bordoni

Al Bordoni invece ieri mattina ci sono stati gocciolamenti d’acqua dal soffitto di un’aula al terzo piano. Inoltre è stata chiusa una delle due scale tra il terzo e il secondo piano, così gli studenti del terzo piano sono stati invitati tramite l’interfono ad uscire dieci minuti prima per evitare troppa ressa sulle scale e garantire quindi un’uscita in sicurezza dal complesso scolastico dove ci sono circa 900 studenti.

«La chiusura della scala è dovuta allo spostamento interno alla scuola del cantiere che è già in corso da mesi - spiega il dirigente scolastico del Bordoni, Antonino Crea -. Il nostro istituto, infatti, è interessato da oltre un anno da un profondo cantiere di ristrutturazione. Tanto che circa 300 degli oltre 1200 studenti sono stati trasferiti nella succursale di via Riviera, al Volta. Per quanto riguarda il gocciolamento dall’aula è stato subito segnalato all’ente Provincia. La classe che si trovava all’interno di quell’aula è stata spostata in un altro ambiente della scuola, gli spazi ci sono. I tecnici già ieri stavano lavorando per risolvere il problema, si vedrà già oggi potranno rientrare nell’aula dove c’erano i gocciolamenti».

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