Banchi alimentari, rincari di oltre il 60% durante il Carnevale di Ivrea
Ivrea
Nei giorni scorsi la giunta comunale ha approvato alcune modifiche al canone unico patrimoniale, la tassa che si applica alle occupazioni permanenti e temporanee delle aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile del Comune di Ivrea.
Gli aumenti riguardano gli spazi concessi durante la manifestazione di Carnevale, che registrano un +60%, e i messaggi pubblicitari su suolo pubblico mediante elementi d’arredo urbano parapedonale (+150 %). Restano invece invariate tutte le altre tipologie di occupazione di suolo pubblico (passi carrabili, occupazioni temporanee e permanenti, spettacoli viaggianti, mercati e festa patronale di San Savino) e le altre tipologie di diffusione pubblicitaria che negli ultimi due anni, con due diverse amministrazioni comunali, hanno già subito importanti rincari.
Nel dettaglio, per quel che riguarda il periodo di Carnevale, quello di maggiori afflusso di turisti in città, la batosta arriva per gli ambulanti dell’alimentare che pagheranno il canone patrimoniale unico fino a 10 euro a metro quadrato che nella zona centrale della città registra, rispetto allo scorso anno, aumenti che superano il 60%. Ritocchi verso l’alto, ma questa volta più contenuti, ossia tra il 5 e il 20 per cento, per le occupazioni di tipo extra alimentare e per quelle che si trovano fuori dal centro storico. La ratio degli aumenti sul blocco alimentare sta nel fatto che il giro di affari in questi cinque giorni di festa è davvero alto e a fronte di una appena ventina di posti disponibili. Le domande che arrivano ogni anno agli uffici del Comune superano abbondantemente la cinquantina. Sul fronte delle tariffe pubblicitarie, invece, i rincari stabiliti dalla giunta riguarderanno esclusivamente quei pannelli pubblicitari inseriti a bordo strada (vedi quelli sulle rotonde) e giudicati dagli amministratori comunali deprezzati rispetto ai prezzi medi di mercato.
Nel 2025 si passerà, per le superfici fino a 1 metro quadrato, da 30 a 75 euro (tariffa per 1 anno). La gestione di questi spazi pubblicitari viene affidata dal Comune a un’agenzia pubblicitaria che a sua volta li vende agli inserzionisti a cifre che si aggirano intorno ai 200 euro. L’adeguamento in questo caso sembra più che giustificato. Nessun ritocco invece per le altre tariffe pubblicitarie che già nel 2024, come nel 2023, avevano subito ritocchi verso l’alto medi del 15%.