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La nuda verità di Osho (Palmaroli): “Tanti fanno finta di essere di sinistra per non sentirsi esclusi”

«Ho anche amici di sinistra, una marea…”, racconta al Corriere Federico Palmaroli, meglio noto come Osho. In una lunga intervista ad Alessandra Arachi, l’autore satirico svela alcuni retroscena sui suoi rapporti con la politica e con i politici in particolare. Dall’amicizia con Giorgia Meloni ai complimenti di Paolo Gentiloni, ai like di Fratoianni ed Elly Schlein.

Paolo Gentiloni quando era presidente del Consiglio, su un giornale è finita una sua foto con le mani in tasca. Gli ho fatto dire: “Me so’ fregato i Ringo… “». E Gentiloni?
«Mi ha chiamato a Palazzo Chigi. Mi ha fatto chiamare da Filippo Sensi, si era divertito. Io sono andato e gli ho detto: “Sono venuto a riprendermi i Ringo”. Sono uscite nostre foto. Se fossero state foto mie con Giorgia Meloni cosa sarebbe successo?». Palmaroli ricorda: «La mia vita non è cambiata da quando Giorgia Meloni è diventata presidente del Consiglio», e che l’amicizia con l’attuale premier risale a «quando Fratelli d’Italia aveva percentuali bassissime».

“Perché non chiedete a Vauro di fare vignette su Soumahoro?”

E sul fatto che sia clemente verso la destra, Osho riconosce: «Uno la satira la fa su quello che lo ispira. È normale che quando devo farla su qualcuno del Pd o dei Cinque Stelle mi arrapo di più. Questo mi pare evidente, e vale per tutti, anche per quei colleghi che lo negano». E tanto per essere chiari, Osho chiede: «Qualcuno si ricorda se uno come Vauro ha per caso fatto una vignetta sul caso Soumahoro?».

L’autore satirico rammenta una sacrosanta verità: «Il fatto è che i vignettisti di sinistra possono essere schierati, impunemente. Se sei di destra devi essere super partes. La verità è che secondo me c’è soltanto uno che fa satira davvero super partes, Maurizio Crozza».

Osho Palmaroli: i politici di sinistra sono più autoironici di quelli di destra

Alla domanda della Arachi come mai il mondo della cultura sia praticamente tutto spostato a sinistra. Osho chiarisce: «La cultura di sinistra è sempre stata dominante, è normale che si siano formati lì. Da quella parte c’è molta qualità. Poi però c’è dell’altro. Penso che c’è tanta gente che magari non è di sinistra ma fa finta di esserlo per non sentirsi escluso. A me è successo il contrario». Per poi ricordare che «quando ho cominciato a fare vignette piacevano a tanti, quindi davano per scontato che io fossi di sinistra. All’inizio mi intervistava Il manifesto. Anche Repubblica, pubblicava addirittura i miei video». Finché non hanno scoperto che era di destra.

Ma Osho non lesina una tirata d’orecchie agli esponenti della maggioranza di governo: «i politici di sinistra sono molto più ironici e autoironici rispetto a quelli di destra. Glielo riconosco». Perché quelli di sinistra sono più abituati alle dinamiche del governo. È sul potere che nasce la satira». Per poi assegnare la palma dell’autoironia a «Elly Schlein che fece una storia sui social con una mia vignetta, non era diventata segretaria del Pd». E «Nicola Fratoianni è stato ancora più ironico» su una sua vignetta. Ha commentato «con l’emoticon di una risatina».

 

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