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Alcol test eseguito in ritardo, guidatore assolto per l’incidente

MORTARA. Il test con l’etilometro era stato eseguito oltre un’ora dopo l’incidente, non potendo dimostrare che un 53enne fosse fuori dai limiti già al momento dello schianto. Ieri un imprenditore vigevanese è stato assolto dall’accusa di guida in stato d’ebbrezza. I rilievi alcoolemici erano stati effettuati oltre un’ora dopo l’incidente, nella caserma della polizia locale: aveva 0,99 grammi di alcool per litro di sangue, mentre il limite di legge è di 0,5. Secondo la difesa dell’imputato, al momento del test la curva alcoolemica era salita alterando il responso. È la cosiddetta curva di Widmark, secondo cui la concentrazione di alcol ha un andamento crescente tra i 20 e i 60 minuti dall'assunzione della bevanda. La curva cresce velocemente, ma il valore resta a livelli elevati anche per 2-3 ore dopo l’assunzione di alcool.

L’incidente era avvenuto pochi minuti dopo la fine di un pranzo: quindi secondo la difesa in quel momento non è detto e non è stato dimostrato che il livello di alcol nel suo sangue fosse fuori dai limiti. Il pre test fatto sul momento dai vigili urbani aveva dato esito positivo, ma il pre test non fornisce un valore preciso. Una tesi difensiva che ha retto in giudizio, anche se le motivazioni devono ancora essere pubblicate.

Il processo

La giudice Luisella Perulli ieri ha assolto con formula piena un imprenditore 53enne, che guida un’azienda vigevanese. L’uomo era difeso dall’avvocata Cristiana Totis di Milano.

L’incidente era avvenuto intorno alle 16.30 del 29 aprile 2022 sulla circonvallazione di Mortara all’incrocio con via Martiri di Lidice. L’Audi S6 guidata dal 53enne stava procedendo verso Vigevano, una Hyundai guidata da una 34enne stava svoltando a sinistra.

L’Audi aveva iniziato un sorpasso (in doppia riga continua) prendendo la parte posteriore della Hyundai. Nessuno era rimasto ferito gravemente, la guidatrice della Hyundai era stata dimessa in ospedale. E poi risarcita dall’assicurazione. Sull’Audi, ribaltata, c’erano due passeggeri, anche loro illesi come il guidatore. I tre dell’Audi erano di ritorno da un pranzo con altre tre persone dell’azienda in un resort verso Ceretto. Avevano pagato 1.070 euro, alle 16.24, con la carta aziendale. Poco dopo l’incidente.

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