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Ciak si gira, polemica sui park a Treviso: continui traslochi per i camion

Se «il problema di Palermo è il traffico», come recitava la ficcante battuta di Johnny Stecchino di Benigni, quello di Treviso sono i parcheggi.

E ben l’ha capito proprio la carovana della Pepito Produzioni che in città sta girando da giorni “Come fratelli”.

I camion e i camper che trasportano attori, tecnici, mezzi di produzione che si muovono tra le vie della città continuano ad essere traslocati da una parte all’altra perché ogni volta che la carovana si stabilisce in un punto qualcuno si lamenta.

Gli ultimi a farlo sono stati nei giorni scorsi gli esercenti del mercato e alcuni negozianti della zona di piazza del Grano, lamentando il fatto che il villaggio cinematografico si fosse stabilito sopra gli stalli di sosta gratuita e a disco orario fuori mura, occupandone la gran parte.

La carovana era arrivata lì dopo essere stata gentilmente invitata a spostarsi da Prato Fiera, dove si era stabilita giorni fa occupando però uno spazio di sosta cruciale per medici, infermieri, operatori e via vai vario della Cittadella Sanitaria (il cui nuovo park a pagamento aperto mesi fa resta sempre vuoto).

Di qui la soluzione del Put, che permetteva anche ai grandi mezzi della carovana cinematografica movimenti più facili e spazi adeguati, oltre ad una vicinanza con le zone del centro dove fare le riprese.

Ma anche lì nulla. Passati pochi giorni ecco partire telefonate a destra e sinistra, compresi i consiglieri comunali di maggioranza. «Qui non si lavora più» lamentava qualcuno, «dove si parcheggia?». Oppure: «Qui al mercato come si fa?» chiedeva un altro.

Scampanellate sarebbero arrivate fino agli assessorati per chiedere conto ma soprattutto sgombero. Figuriamoci poi in vista dell’apertura prolungata dei banchi del mercato prevista per il 30 novembre prossimo, e rilanciata ieri dallo stesso sindaco su Facebook.

«I camion devono andare via» avrebbe tuonato perentoriamente qualcuno. Ma dove? Mica facile, visto che in città il traffico è un nodo scorsoio, stalli di sosta sono pochi, i cantieri in corso molti, e si avvicina il periodo delle feste.

La soluzione è stata trovata funambolicamente, approfittando di una serie di registrazioni fuori città previste dalla troupe nei prossimi giorni (Monastier e Silea): via la carovana entro il 30 novembre prossimo dal Put e rientro in città il 2 dicembre.

Dove? Nell’unico posto disponibile, vicino e utile: Foro Boario. Metterà tutti d’accordo? Di certo commercianti e ambulanti, che hanno avuto partita vinta, probabilmente non i pendolari che si vedranno scippati fino al 19 dicembre una settantina di parcheggi gratuiti (non certo pochi) davanti al centro anziani.

E intanto, da stasera e per due giorni, sarà vietata alla sosta anche piazza San Francesco, occupata dalle riprese che ieri erano sotto la Loggia dei Trecento.

A pungere nel vivo il Pd, che con il capogruppo Stefano Pelloni va di fioretto: «Siamo tutti contenti che Treviso sia diventata un set amato e utilizzato» sottolinea il consigliere, «ma forse sarebbe bene che in Comune ci parlassero e si organizzassero meglio se vogliono sfruttare questa nuova opportunità.

Trovino un luogo adatto per poter ospitare le produzioni, e organizzino i collegamenti con il centro necessari se servono, oppure si diano una mossa a realizzare parcheggi e opere che continuano ad annunciare e non fare, per fare in modo di sciogliere la viabilità del Comune.

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