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Top 500 Venezia, innovazione e nuovi mercati antidoti al grande caos

La ricerca di nuovi mercati e l’innovazione tecnologica come strumento per reagire al grande caos. E’ stato questo il filo conduttore dell’appuntamento di Top 500 a Venezia, che si è svolto mercoledì 27 novembre 2024 all’interno della Dal Ben di San Stino di Livenza.

«Decidere di puntare sul “grande caos” come filo conduttore del tour Top 500 di quest’anno è un esercizio di puro realismo – ha scritto nell’editoriale di presentazione dell’evento Luca Ubaldeschi, direttore dei quotidiani del Gruppo Nem – le prove di un disordine globale sono purtroppo numerose e chiare a tutti. Se pensiamo alla scintilla, il pensiero va ai due conflitti che occupano la prima fila nel teatro delle crisi, quello russo-ucraino e quello mediorientale, capaci di minare certezze ed equilibri che parevano consolidati».

Un pomeriggio, negli spazi dell’impresa di San Stino, aperto da Paolo Possamai, direttore editorale di Nem e Giorgio Simonelli, partner Pwc.

«Un incontro per chiarire una rotta che ci coinvolge tutti» ha esordito Possamai, perché «nessuno si salva da solo» facendo riferimento alla parola «comunità: uno stare insieme che è un obbligo e un dono, l’opportunità di costruire un destino comune».

A fare gli onori di casa è stato il presidente e amministratore delegato dell’azienda Dal Ben, Gabriele Dal Ben: «L’ho fondata 37 anni fa quando avevo 20 anni, con l’obiettivo di realizzare macchine complesse di alta qualità per prodotti innovativi, ho sempre voluto investire qui nel territorio, guardando ai mercati della ricerca».

Due importanti progetti ai quali l’azienda sta lavorando: Il reattore Tokamak a fusione nucleare e i telescopi per i centri di osservazione alle Canarie e in Cile. Il prossimo passo: la realizzazione di un centro ricerche per «continuare a crescere in questo territorio».

L’analisi dei bilanci Top 500 di Venezia conferma - come ha spiegato Moreno Mancin, ricercatore di Ca’ Foscari - una provincia sana con aziende in salute dal punto di vista patrimoniale e buoni livelli di redditività. La quota delle società in utile è del 91,4% e nel 59,6% dei casi i profitti sono in aumento rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente.

Nel complesso il valore complessivo dei ricavi arriva a sfiorare i 30 miliardi ed è il più alto mai raggiunto nelle classifiche di Top 500.

Il dato che differenzia Venezia dalle altre province è la presenza di società molto piccole: il 60% ha un fatturato sotto

Dopo l’analisi dei dati si è subito entrati nel vivo con le storie delle aziende e con gli interventi di Luca Boccato, Ceo HNH Hospitality, Francesco Iannella, regional manager Nord Est Unicredit, Massimo Romani, amministratore delegato Argea in dialogo con Roberta Paolini, giornalista quotidiani Nord Est Multimedia e il confronto tra Alberto Baban, presidente VeNetWork, Paola Cimolai, presidente e ad Jesurum, Carlo Della Bona, amministratore delegato Angeloni Group e Piero Grossi, head of operations Veneto Orientale Adecco Italia, in dialogo con Luca Piana, vicedirettore dei giornali Nem

L’appuntamento di Top 500 dedicato alla provincia di Venezia è stato poi chiuso dal confronto tra Luca Ubaldeschi, direttore dei giornali Nem, e Paola Carron, neo presidente Confindustria Veneto Est.

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