MotoGP, Marc Marquez ammette: “Non avrei battuto Martin e Bagnaia neanche con la GP24”
Marc Marquez ha chiuso in terza posizione il primo Mondiale corso in sella della Ducati. Il Cabroncito ha cominciato con la Ducati del Team Gresini e passerà al team ufficiale dal 2025, scalzando il posto a Enea Bastianini. Quest’anno il fuoriclasse spagnolo è apparso in decisa ripresa dopo le tante difficoltà avute con Honda e proverà l’anno prossimo a battere il compagno di squadra Francesco Bagnaia nella lotta al Mondiale.
Questo martedì l’iberico ha rilasciato una conferenza stampa a Madrid nella quale ha parlato della stagione passata e si è proiettato verso la prossima (fonte: Motorsport.com): “Non dirò che avrei potuto vincere il titolo con la GP24, perché sia Jorge sia Pecco hanno disputato una grandissima stagione. Non avrei vinto nemmeno con il nuovo modello perché non arrivavo nel miglior momento per lottare per un titolo. Forse sarei stato più vicino in termini di punti a fine anno, ma non avrei vinto“.
Prosegue sulle sensazioni avute durante il 2024: “In termini di sensazioni fisiche, il momento migliore è stato il test di Valencia. Provare la moto dopo dieci anni con la Honda è stato l’impatto più grande che ho avuto quest’anno. Poi i ricordi più belli sono il podio di Jerez, in cui ho visto da vicino la vittoria, e il trionfo di Aragon. Il successo non era un’ossessione, ma lo cercavo. Tutto quello che avevo nella lista delle cose da fare quest’anno, l’ho fatto. Il resto è stato un regalo”.
Sulla moto 2025: “In una giornata di test, la prima in un nuovo team, l’obiettivo principale è conoscere le persone. Ho girato al 90% del tempo con la GP25, perché quel giorno i tecnici devono scegliere una direzione in vista del prossimo anno per sviluppare la moto. La cosa positiva è che sia Pecco che io abbiamo avuto gli stessi vantaggi e gli stessi problemi. Dalla GP23 alla 24 c’era un passo, dalla GP24 alla 25 ce n’è uno diverso. Quando porti una nuova moto in pista è difficile che sia subito meglio della precedente che gira da un anno, ma il passo è lì”.