Successo per il drone Falco Xplorer di Leonardo, vede ed evita da solo il traffico aereo civile e militare
La richiesta di droni con capacità multiruolo è costantemente in aumento e Leonardo comunica che il velivolo dimostratore Eudass (European detect and avoid system), ovvero il sistema che consente a un drone di riconoscere ed evitare un altro traffico aereo, ora integrato nel modello Falco Xplorer, ha completato il suo volo di prova finale all’aeroporto di Trapani Birgi, validando così i sensori avanzati installati a bordo, gli impianti di volo digitali e alcune delle tecnologie “intelligenti” presenti nel sistema di comando e controllo. Le prove di volo, finalizzate all’integrazione sicura di grandi velivoli a pilotaggio remoto nello spazio aereo europeo, sono finanziate nell’ambito del programma europeo di sviluppo industriale della Difesa (Edidp - European defence industrial development programme).
La dimostrazione, a cui hanno partecipato rappresentanti del settore militare e dell’industria dei cinque Stati membri coinvolti nell’iniziativa (Svezia, Italia, Germania, Francia e Spagna), rappresenta un traguardo fondamentale e risponde a esigenze cruciali per il controllo del traffico aereo in presenza di velivoli a pilotaggio remoto, sia nel settore civile sia in quello militare. La dimostrazione in volo ha concluso un ciclo di sviluppo tecnologico iniziato quattro anni fa in Europa sotto il coordinamento della società svedese Saab, con il coinvolgimento di altri dieci partner industriali nel settore dell’aerospazio. Grazie al supporto ingegneristico fornito da Leonardo, in particolare dal sito di Ronchi dei Legionari (Gorizia), il progetto Eudass ha consentito lo sviluppo di tecnologie che permettono ai velivoli senza equipaggio di operare nello spazio aereo comune, quindi non segregato da altro traffico. Il ruolo del Falco Xplorer come laboratorio volante evidenzia l’impegno della “One company” italiana nell’avanzamento delle capacità di volo autonomo e intelligenza artificiale.
Nel dettaglio, le attività condotte in Sicilia hanno confermato l’efficacia delle soluzioni sviluppate per il dimostratore, inclusi sensori avanzati, algoritmi innovativi di controllo digitale e sistemi intelligenti di volo. Questi ultimi garantiscono un quadro chiaro e completo della situazione del traffico aereo, capacità di mantenere le distanze di sicurezza e di evitare collisioni con altri traffici, consentendo quindi agli aeromobili senza equipaggio di operare in modo sicuro negli spazi aerei delle classi da A a G. Per semplicità, gli A sono quelli controllati e normalmente riservati ad aeromobili in volo strumentale, gli spazi G i più liberi da regole, non controllati (contatto radio facoltativo e nessuna autorizzazione per entrarci) e nei quali esistono limiti di velocità (250 nodi). Queste tecnologie ottimizzano la sicurezza rilevando ed evitando sia traffico aereo definito “cooperativo” ovvero la cui presenza è segnalata da apparati di bordo, sia non cooperativo, permettendo di eseguire manovre necessarie per prevenire potenziali conflitti con una riduzione del carico di lavoro da parte degli equipaggi in volo, degli operatori a terra e del traffico aereo. Durante i circa cento voli effettuati, il Falco Xplorer ha progressivamente dimostrato le sue funzioni di rilevamento e anticollisione; i risultati di questa dimostrazione sono destinati a produrre effetti positivi di lungo periodo, consentendo agli aeromobili senza equipaggio di operare come risorse affidabili a supporto di diverse necessità operative in tutta Europa.
Ora partirà la fase successiva del progetto, denominata Eudass-2, dopo la quale sarà messo a punto l’intero insieme di funzionalità ai massimi livelli di maturità tecnologica, inclusa la definizione di standard europei nell’ambito del gruppo di lavoro Eurocae
Wg-105, base normativa per la futura certificazione del sistema. Attualmente l'esemplare di Falco Xplorer utilizzato per i collaudi era nella configurazione Istar (ricognizione, acquisizione bersagli, intelligence e sorveglianza); basato sull’eredità consolidata del modello Falco Evo, è progettato per soddisfare esigenze civili e militari, potendo offrire sorveglianza territoriale continua, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in tutte le condizioni atmosferiche. Nel prossimo futuro è previsto un piano di sviluppo per l’integrazione di un nuovo motore e di diversi armamenti per migliorarne le prestazioni e le capacità operative, che dovrebbero essere pronte per il 2026. Il consorzio Eudass, alla guida di queste attività, comprende: Saab AB (Svezia, coordinatore del programma), il Centro italiano ricerche aerospaziali (Cira) Scpa (Italia), Diehl Defence Kg, Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt ed Hensoldt Sensors (Germania); Indra Sistemas (Spagna), Leonardo (Italia), Safran Electronics & Defense, Thales Six Gts France Sas, Onera e Thales Avs (Francia), Airbus Defence and Space (Germania), ed Eurocontrol (Belgio). Il progetto è supportato dai Ministeri della Difesa di Svezia, Italia, Germania, Francia e Spagna, che forniscono finanziamenti insieme ai contributi della Commissione Europea. Il valore totale del programma ammonta a trenta milioni di euro, dei quali il contributo Ue è pari a 21 milioni.