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Meloni scrive a mamma Battistetti: «Serve più sicurezza sul lavoro»

Dal Quirinale a Palazzo Chigi, la storia di Mattia Battistetti ha raggiunto le massime cariche dello Stato: anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scritto a Monica Michielin, la mamma di Mattia, morto a 23 anni mentre era al lavoro in un cantiere edile.

Mercoledì pomeriggio nella casella di posta elettronica della donna è arrivata una email che nello spazio riservato al mittente riportava il nome del presidente del Consiglio dei Ministri: «Una sorpresa inaspettata che infonde il coraggio per proseguire con la mia battaglia» afferma Monica.

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Il contenuto

«Consapevole della gravità del problema, la sicurezza sul lavoro è una delle priorità su cui sta lavorando il Governo, anche nel confronto con le organizzazioni datoriali e sindacali. La strategia scelta è quella di prevedere controlli molto più stringenti, pene più severe per chi non rispetta le norme sulla sicurezza sul lavoro e una sempre più diffusa cultura della prevenzione» si legge nella lettera inviata da Meloni alla famiglia Battistetti.

«In questi mesi, con l’obiettivo di raddoppiare il numero delle ispezioni, è stata disposta l’assunzione di 1.600 ispettori del lavoro in più e sono state introdotte la cosiddetta “patente a crediti”, per le imprese e i lavoratori autonomi, e la lista di conformità, per le imprese che dimostrano comportamenti corretti e rispettosi delle regole. Il Governo è intervenuto anche sul piano delle sanzioni, sia amministrative che penali. È stato reintrodotto il reato penale di somministrazione illecita di lavoro, che in passato era stato depenalizzato».

Solidarietà e inchiesta

Poi il presidente si rivolge direttamente a Monica: «Quanto descritto, signora Michielin, può sembrare una semplice lista di cose fatte o da fare e siamo consapevoli che tutto questo non può cambiare il passato e lenire il suo dolore di madre, ma il sincero auspicio è che si possa migliorare il futuro».

Mattia ha perso la vita il 29 aprile 2021 a causa di un incidente sul lavoro. È morto schiacciato da un carico di quindici tonnellate che si staccò da una gru nel cantiere edile in cui lavorava.

La prima udienza del processo per il decesso del giovane operaio si è tenuta al Tribunale di Treviso il 3 luglio 2023, e la nona è fissata per il 13 gennaio 2025.

Monica Michielin è diventata un simbolo della lotta per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Dopo la morte del figlio Mattia, ha a lungo presidiato il cantiere in cui si è verificata la tragedia, per chiedere verità e giustizia. Una battaglia, la sua, che ora ha attirato l’attenzione anche delle più alte cariche dello Stato.

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