Sciopero generale, buona adesione nel Bellunese
Quasi trecento bellunesi tra sindacalisti e lavoratori hanno manifestato oggi, venerdì 29 novembre, a Treviso per lo sciopero generale di 24 ore indetto da Cgil e Uil a livello nazionale contro le manovre finanziarie del governo.
In provincia di Belluno l’adesione è stata buona nei vari settori. I numeri maggiori si sono registrati nel metalmeccanico con aziende come Epta Costan, Clivet, Npe, Hpo Aligroup, Pandolfo Alluminio e De Rigo Refrigeration dove si sono toccate punte tra il 50 e l’80% di adesione.
Buoni risultati anche nell’occhialeria dove si parla di un 70% di lavoratori che hanno scioperato, nella scuola soprattutto nella parte alta della provincia alcuni istituti hanno perfino chiuso. Numeri più contenuti si sono avuti nel settore del trasporto perchè lo sciopero era di quattro ore e non di tutta la giornata. Nel commercio, turismo e servizio l’adesione è arrivata in media al 20%.
Soddisfatti i segretari di Cgil e Uil bellunesi. «Avevamo già visto durante le assemblee nei luoghi di lavoro che c’era molto interesse per questo sciopero e per i temi che venivano portati all’attenzione», precisano Denise Casanova a capo della Camera del Lavoro e Sonia Bridda della Uil.
La Uil ha tenuto anche un presidio ai giardini vicino alla stazione ferroviaria di Belluno questa mattina dove alcuni esponenti dell’organizzazione hanno parlato davanti ad un centinaio di persone. «Volevamo tenere anche nel capoluogo dolomitico un presidio mentre altri esponenti sono scesi a Treviso», spiega Bridda.
«Questo è l’inizio, perchè non ci fermeremo finchè non verranno ascoltate le nostre richieste», conclude Casanova.