Tre indagati per la morte di Pupa Luxardo: sono la badante, il bagnino e l’albergatore
Sono tre gli indagati per la morte di Italia (detta Pupa) Salvagnin Luxardo, esponente della famiglia proprietaria dello storico e noto stabilimento di liquori e distillati con sede a Torreglia, morta dopo essere stata ripescata nella piscina dell’hotel termale Ermitage Medical situato a Teolo in via Monteortone.
Sarà salutata, da quanti le hanno voluto bene e la conoscevano, lunedì 2 dicembre nella chiesa di Santa Croce a Padova in via Vittorio Emanuele.
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Nel registro degli indagati sono finiti la badante filippina che, nel fine settimana, sostituiva la collega operativa quotidianamente nei giorni feriali; il bagnino in servizio nell’albergo e il titolare dell’hotel termale: il reato ipotizzato è l’omicidio colposo, naturalmente per via di condotte diverse.
Resta da chiarire perché la badante abbia lasciato da sola la signora che aveva la necessità di avere assistenza costante (o per quale ragione si sia allontanata); ancora come mai il bagnino non fosse presente nella piscina coperta dell’albergo e, infine, se siano state rispettate tutte le regole in materia di sicurezza che, in genere, impongono un servizio continuativo di assistenza ai bagnanti e agli utenti di una struttura natatoria.
L’indagine
Ieri sera il medico legale Sindi Visentin ha eseguito l’autopsia disposta dal pubblico ministero padovano Sergio Dini, che coordina l’inchiesta. Al momento non sono emersi dettagli, se non che la consulente della procura ha prelevato campioni di organi, tessuti e liquidi biologici per eseguire una serie di analisi; tempo sessanta giorni al massimo e al magistrato dovrà essere consegnata la relazione conclusiva.
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Il punto centrale da chiarire è se Pupa Luxardo sia morta annegata o se sia deceduta in seguito a un malore perché, a seconda dell’una o dell’altra conclusione, l’inchiesta potrebbe imboccare un orientamento diverso. I carabinieri della stazione di Teolo hanno raccolto per primi le testimonianze di altri clienti dell’albergo che si trovavano in piscina, mentre un consulente tecnico dovrà cercare di ricostruire la dinamica dell’accaduto.
Il titolare dell’albergo aveva voluto chiarire: «Una cosa è certa, la signora non è stata trovata annegata in piscina, ma è stata soccorsa subito per un malore accusato mentre era seduta in idromassaggio... Ha interloquito con il personale di soccorso e pure con me per alcuni minuti».
L’incidente
È sabato scorso intorno alle 16. Da un paio di settimane Pupa Luxardo soggiorna nell’hotel per seguire un percorso di riabilitazione dopo l’ictus che l’aveva colpita lo scorso agosto. «Mamma si stava riprendendo tanto che riusciva a fare le scale, anche se aveva ancora delle difficoltà», aveva raccontato il figlio Filippo Luxardo. «Mi è stato riferito che avrebbe avuto dei problemi respiratori». L’allarme viene dato da alcuni clienti. Purtroppo a nulla è servito l’arrivo dell’ambulanza con l’équipe del Suem: l’82enne ha perso conoscenza ed è morta.
Il funerale è stato fissato per le 11 di lunedì nella Chiesa di Santa Croce, la parrocchia del quartiere dove viveva la signora, residente in un appartamento in corso Vittorio Emanuele, mamma di Filippo e Carlotta, attivi nell’azienda di famiglia, e nonna di sei nipoti. Una donna molto attiva che, fino all’ultimo, ha fatto l’imprenditrice anche come titolare di un’azienda agricola ad Adria.