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Udinese pronta per il Genoa: «Nessuna crisi, anche se non sono soddisfatto dei punti fatti»

UDINE. Come nei vecchi dischi di una volta, gli intramontabili long playing in vinile, Kosta Runjaic ha trovato la traccia acusticamente più interessante posando la puntina del suo giradischi su questa precisa battuta: «Non siamo in uno scenario di crisi, anche se non sono soddisfatto dei punti raccolti nelle ultime giornate».

Eccola lì la frase che ha squarciato la lunga sinfonia caratterizzata dalle varie possibilità a sua scelta, da quelle tecniche a quelle tattiche, tutte passate in rassegna analiticamente fino a quando gli è stato chiesto se un mancato successo col Genoa avrebbe il potere di rovinare tutto quanto di buono fatto finora. È stato a quel punto che “mister Kosta” ha alzato il volume delle casse: «La classifica non ci permette di adagiarci sugli allori. Rispettiamo il Genoa, ma noi dobbiamo rimanere concentrati. Abbiamo tracciato la strada da seguire e ne siamo convinti. A Bergamo ci è mancato poco per fare punti e a Empoli è stato importante ottenerne uno, perché quando si lavora tanto è importante avere riscontri. Col Genoa sarà importante riuscire a fare punti che daranno ancora più valore a quello di Empoli, e non vediamo l’ora di giocare questa partita».

Giocare sì, ma con quale modulo? Eccolo il lato “B”di un Lp per niente “rotto”, dal momento che l’innovazione della difesa a quattro, che da questa parti resta un piccolo Everest da scalare per qualsiasi allenatore, ha fatto breccia squarciando i vecchi cliché in casa bianconera. Il fatto stesso che Runjaic abbia ammesso la sua incertezza (ma c’è da credergli poi?) sul modulo da utilizzare («Mi sto ponendo la domanda sul modulo, ci stiamo pensando molto. Nell’ultima settimana abbiamo provato il 4-3-1-2, ma non so ancora come giocheremo»), rispecchia lo stato di avanzamento dei lavori verso un cambiamento all’orizzonte. Come dire che anche in questo caso c’è una traccia precisa da poter seguire.

«Possiamo impiegare due moduli, ma l’importante è che i giocatori diano da subito il 100%. Questo è l’elemento chiave». D’accordo, ma chi sarà il sostituto dello squalificato Jaka Bijol? E Thomas Kristensen rientrerà? A queste domande il tecnico ha solo parzialmente risposto: «Kristensen è pronto e penso anche a lui per domani, anche se non gioca dal 22 settembre e devo valutare se impiegarlo dall’inizio o meno. Abbiamo anche altri che possono sostituire Bijol, come Kabasele, Giannetti, Ebosse e Abankwah. Kristensen è un’ulteriore opzione». Un’altra opzione potrebbe essere Jurgen Ekkelenkamp in mediana, al posto di quell’Oier Zarraga difeso a spada tratta dal suo allenatore. «Per me Zarraga non ha giocato male a Empoli e quanto a Ekkelenkamp titolare ci stiamo pensando. Con lui c’è stata una spinta ulteriore, ma vedremo in base a quale modulo adotteremo. Ekkelenkamp è pronto».

Più pronto, invece dovrà essere Florian Thauvin, l’unico su cui si è sbilanciato ieri l’allenatore dell’Udinese: «A Empoli ha avuto un po’ di sfortuna, ma ha anche corso molto, forse anche troppo. Florian sa valutare da solo la propria prestazione, è un lottatore e ha ancora bisogno di tempo dopo l’infortunio alla costola. Domani avrà una nuova occasione per dimostrare di essere leader e segnerà. Il tridente Lucca, Davis, Thauvin è molto offensivo ed è una possibilità, ma bisogna riflettere su tutte le opzioni anche in base a come può evolvere la partita». —

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