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Anziano invalido pedinato, picchiato e rapinato a Trieste

Inseguito e pedinato per strada, picchiato e rapinato a Trieste. La vittima è un ottantunenne con pesanti difficoltà ambulatorie. Secondo le indagini è stato aggredito da un trentasettenne di origini tunisine – un senza fissa dimora ora in carcere a Venezia – che poi ha usato il bancomat dell’anziano spendendo e facendo prelievi per oltre 3.500 euro.

In Tribunale

L’episodio risale alla mattina dello scorso 6 luglio: la Procura, chiusi gli accertamenti investigativi, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’imputato. La vicenda è in corso di udienza preliminare dal gup Luigi Dainotti. La prossima è fissata per il 22 gennaio.

La ricostruzione dei fatti

I fatti sono stati ricostruiti minuziosamente. A cominciare proprio dal pedinamento che sarebbe iniziato attorno alle undici di quella mattinata in piazza Garibaldi. È lì che il tunisino avrebbe notato l’ottantunenne che camminava a fatica. Lo avrebbe quindi seguito lungo via Molino a Vento, fino alla vicina via Caprin – a San Giacomo – dove abita l’anziano.

Il trentasettenne, a quel punto, avrebbe atteso che l’anziano entrasse nell’androne del palazzo per poi scagliarsi su di lui, sorprendendolo di spalle. Negli atti giudiziari è precisato che la vittima è stata colpita alla testa e spinta con violenza per terra. L’ottantunenne, nella sua successiva denuncia, ha riferito di aver perso i sensi per oltre due ore prima dell’arrivo del 118.

Subito dopo l’aggressione, lo straniero avrebbe approfittato dell’anziano disteso sul pavimento, inerme, per sfilargli dalla tasca dei pantaloni il portafoglio che conteneva 250 euro. E, sopratutto, il bancomat con un foglietto su cui era indicato il codice pin di utilizzo.

L’uomo ne ha approfittato subito: ha prelevato 200 euro allo sportello di via Pascoli, ha speso 315,93 euro da Foot Locker in Corso Italia e ha effettuato altri quattro prelievi di contanti all’Atm dei Monte dei Paschi di Siena di Corso Saba per ulteriori 1.000 euro.

Poco dopo si è recato al Centro commerciale Le Torri per dedicarsi a diversi acquisti: così in un negozio di articoli sportivi, in una profumeria e in una gioielleria dove ha speso 329 euro per un orologio. A quel punto il trentasettenne è ritornato nuovamente in centro per altre quattro compere in vari negozi (tra cui ancora 580 euro da Foot Locker) e kebab, oltre a ulteriori prelievi.

All’ennesimo pagamento, quello tentato alla Lacoste di via Mazzini per 400 euro, la carta è stata bloccata. Stando alle indagini, dalle 11.25 alle 17.49, l’uomo ha utilizzato il bancomat dell’anziano per complessivi 3.598,59 euro.

L’arresto

Il rapinatore era stato arrestato dalla Polizia alcuni giorni successivi. Ora, come detto, è in carcere a Venezia.

Il legale del trentasettenne è l’avvocato Fabio Camillotti del Foro di Trieste. Sull’episodio c’è anche un’altra versione dei fatti su cui si giocherà la difesa dell’imputato: ci sarebbe infatti un testimone che il giorno prima della presunta aggressione avrebbe assistito al tentato furto del portafoglio di proprietà della vittima in zona piazza Garibaldi. E un passante, fingendo di intervenire in soccorso dell’anziano, avrebbe approfittato per prendere il bancomat con il pin. La carta sarebbe arrivata in qualche modo nella mani dell’imputato il giorno dopo.

Stando a questa ricostruzione, che evidentemente verrà portata avanti nella prossima udienza, l’ottantunenne avrebbe “inscenato” la rapina nell’androna condominiale. Possibile? Sarà tutta materia processuale. —

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