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L’onnipresente Djokovic: dalle prove del GP di F1 in Qatar alla finale di Libertadores in 24 ore. Coach Murray lo “rimprovera” sui social

Una vacanza decisamente movimentata quella del tennista serbo Novak Djokovic. Il numero sette del ranking Atp, prima di riprendere la racchetta in direzione Australian Open, ha fatto la sua comparsa nel giro di poche ore in due grandi eventi sportivi. Prima si è presentato in Qatar per assistere alla giornata inaugurale di prove del GP di F1 e successivamente è volato a Buenos Aires per fare da spettatore alla finale di Copa Libertadores tra Botafogo e Atletico Mineiro.

Il 37enne sarà allenato da Andy Murray, in passato suo grande rivale e ora pronto a indossare i panni del coach. Proprio in merito all’incarico assegnato al britannico, Djokovic era stato molto chiaro: “Il coach perfetto per me ora è uno che abbia affrontato le stesse esperienze che affronterò io: possibilmente un vincitore di più Grand Slam, un ex n.1 del mondo. Pensavo a diverse persone e il nome di Andy Murray è saltato fuori con il mio team”. E il britannico si è subito mostrato attentissimo nel monitorare il proprio assistito. Con una battuta fatta sui social, commentando un post del serbo che lo ritrae insieme a George Russell, pilota della Mercedes in occasione del GP del Qatar, Murray ha prontamente ripreso in maniera scherzosa Djokovic chiedendogli: “Ma non dovresti essere in campo ad allenarti?“. Il tennista serbo ha risposto: “Scusa coach, torno presto“. Un simpatico siparietto alla vigilia del match di esibizione contro Juan Martin Del Potro, che nella sua Argentina darà ufficialmente addio al tennis.

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