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Prodi a Schlein: “Un nuovo Ulivo anche digitale per costruire il futuro del centrosinistra”

Uniti si può? certo che si può. Il pullman dell’Ulivo 2.0 non percorre l’Italia come l’originale, ma utilizza la rete per raccogliere idee e proposte per costruire il programma con cui candidarsi al governo. Romano Prodi, che del pullman – quello su ruote – fu l’ideatore, dispensa consigli alla segretaria del Pd che lo ascolta in prima fila alla libreria Spaziosette di Roma. Sotto i soffitti affrescati, ad ascoltare il Professore ci sono i protagonisti del centrosinistra di oggi e di ieri. Da Arturo Parisi a Luigi Zanda, da Peppe Provenzano alla stessa Elly Schlein.

L’occasione è data dalla presentazione del libro scritto a quattro mani da Prodi e Massimo Giannini, «Il dovere della speranza».

Quando si accenna alla vittoria del centrosinistra ad Anzio e Nettuno, Prodi sfodera un grande sorriso: «Ma è come quando la destra vinse a Sassuolo».

l risultato è più importante di quanto non dica il dato sul numero di abitanti delle sue cittadine del litorale laziale, roccaforti della destra. Fino ad oggi. «Le comunali ad Anzio e Nettuno dimostrano che per la destra è arrivato il momento di pagare tutte le promesse e gli attacchi fatti al centrosinistra», dice Prodi.

Il che non significa che il governo Meloni abbia i giorni contati. «Meloni ha coperture internazionali che lei stessa ha cercato e che la copre ancora», sottolinea Prodi: «L’establishment americano adora Meloni perché Meloni obbedisce».

Tempo per organizzare il campo del centrosinistra, quindi, ce ne è. A condizione che vadano veramente i veti. Su questo punto, l’ex presidente del Consiglio ricorda che «di partito io ne avevo 12 o 13, nemmeno li ricordo più». Questo non significa che il compito sia facile: «Con la moltiplicazione dei partiti e la frammentazione andiamo sempre più verso alleanze improprie. La crisi della democrazia porta a un desiderio di autorità. Io avevo davvero in testa l’idea semplicissima: era caduto il muro di Berlino, c’erano riformisti sparsi ovunque, li abbiamo raccolti intorno a un programma, chiamando e incontrando tanta gente. E c’è chi mi ferma ancora oggi per dirmi che nel programma dell’Ulivo c’era quello che mi aveva detto durante uno di questi incontri».

Da qui il consiglio a Schlein: «Che cos’è il pullman di oggi? È una grande discussione in rete. Prendiamo un tema alla settimana, di quelli di cui parliamo a casa. Prendiamo trenta persone giovani che ne discutono con centinaia di migliaia di persone».

La segretaria ascolta e annuisce. Prodi va avanti. Quale tema mettere al centro? La sanità. Su questo la segretaria è preparata: ha avviato già da un anno una mobilitazione nazionale per la difesa della sanità pubblica, appena rilanciata con un tour per l’Italia e una serie di incontri con cittadini, associazioni e personale medico. Prodi avanza una proposta ulteriore: «Il problema più angosciante oggi è la salute. Metà Italia ha cominciato ad avere paura a non riuscire a vivere per il domani. Se metti assieme una bella commissione come dio comanda, che insieme alle risorse ti fanno la novità per dare sicurezza a una popolazione sempre più anziana e fragile, tu le elezioni le vinci il giorno dopo», assicura il padre dell’Ulivo. Basterà questo a mettere insieme riformisti e la sinistra? E i cinque stelle? «Certo che definire `sinistra´ i cinque stelle è difficile».

Alcuni in platea accennano un applauso. «Non si definisci di sinistra, ma progressisti indipendenti», osserva Annalisa Cuzzocrea che modera l’incontro. Al di là delle definizioni, a tenere lontani Pd e M5S ci si o temi interni e internazionali. Fra i primi, il finanziamento dei partiti potrebbe rappresentare un nuovo fronte aperto. I dem si sono detti favorevoli a una riforma generale che liberi i partiti dal giogo di privati e aziende che li finanziano. Prodi collega il tema a quanto si vede negli Stati Uniti. «La più grande democrazia del mondo che mette insieme il presidente con l’uomo più ricco del mondo è già plutocrazia. È un tema che riguarda i finanziamenti dei partiti, tocca dei problemi che riguardano anche noi».

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