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Morto in casa a Jesolo, indagini sulla prolunga di una presa

Un corto circuito all'impianto elettrico. Sarebbe questa la probabile causa dell'incendio in cui domenica ha perso la vita Claudio Basso, l’ex postino di Jesolo, nella sua abitazione in via Bolivar 13 in Paese.

Domenica mattina, 1° dicembre, la sorella 76enne Graziella, che era uscita a fare una passeggiata, è rientrata e ha visto il fumo uscire dalle finestre, ha dunque cercato di entrare e dato l'allarme. Purtroppo il fratello Claudio è stato trovato poco dopo ormai senza vita dai pompieri entrati con speciali autorespiratori.

Graziella Basso si è sentita male a sua volta ed è stata ricoverata all'ospedale di San Donà in stato confusionale, ma fuori pericolo.

Il pubblico ministero che coordina le indagini, dottoressa Andreatta, attende di esaminare gli atti delle indagini della polizia del commissariato di Jesolo con le perizie dei pompieri che hanno effettuato il meticoloso sopralluogo e sembra orientata a disporre l’autopsia.

Massimo riserbo da parte degli inquirenti, ma pare che a causare l'incendio possa essere stata la prolunga di una presa della corrente. Scoccata una scintilla nella camera da letto, il materiale facilmente infiammabile, tra legno e tela, ha fatto il resto, incendiandosi nel volgere di pochi minuti.

Claudio Basso, che aveva problemi di deambulazione, ha cercato di mettersi in salvo, ma i pompieri lo hanno trovato riverso in corridoio privo di coscienza.

Hanno tentato di rianimarlo in attesa dei sanitari del 118, ma ormai non c’era più nulla da fare: troppo gravi le ustioni e il fumo aveva saturato l'abitazione completamente incendiata all'interno.

La salma è stata ricomposta dalle onoranze funebri di Federico Bison all'obitorio di Jesolo, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Anche l'abitazione è stata posta sotto sequestro per tutti gli accertamenti in corso. Escluso il dolo, tutto sembra confermare un incidente domestico finito purtroppo in tragedia.

Le onoranze funebri Gusso, cui si è rivolta la famiglia per le esequie, la sorella e alcuni cugini, non hanno ancora potuto concordare la data dei funerali in attesa del nulla osta della magistratura. Probabilmente saranno fissati nel fine settimana.

Intanto a Jesolo è giunto alla famiglia il cordoglio di amici ed ex colleghi. Basso, che da qualche anno si era progressivamente ritirato in casa per problemi di salute, aveva avuto una vita intensa e piena di iniziativa.

Loris Ambrosin era uno dei colleghi portalettere: «Ricordo soprattutto la sua onestà e generosità, davvero una bella persona che si distingueva anche per l'impegno nel difendere i lavoratori».

Gianfranco Ambrosin, gemello di Loris, famoso per la gestione di locali della notte tra Jesolo e Cortina è commosso: «Claudio era una bella persona, un uomo alto e slanciato, lo ricordiamo tutti con nostalgia perchè amava la vita e rispettava gli amici, frequentava i locali, sapeva comportarsi con stile e affabilità». Poi Giorgio Pasqualinotto, anche lui collega alle poste di Jesolo. «Ha lavorato come me tanti anni», ricorda, «Serio e professionale nel lavoro, persona integerrima nella vita. Aveva la passione delle moto e lo ricordo in sella alla sua Guzzi a Misurina, dove tutti lo guardavano con ammirazione. E poi a Bologna per il Motor Show. Aveva lasciato il lavoro nel 2012. Ci mancherà tanto».

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