Scanagatta: “Kyrgios ha solamente bisogno di attenzione, non darei troppa importanza alle sue parole”
Il direttore Ubaldo Scanagatta è intervenuto nella trasmissione “Football Club” di Giornale Radio, condotta da Lapo De Carlo: nel corso dell’intervista Scanagatta ha tracciato il bilancio dello splendido 2024 del tennis italiano, un anno ricco di successi sportivi e organizzativi. Dalle Nitto ATP Finals di Torino alle Finali di Coppa Davis, che dal 2025 si disputeranno in Italia, passando per Jasmine Paolini e ovviamente Jannik Sinner. Andiamo ad analizzare le parole del direttore.
TORINO E COPPA DAVIS, ITALIA CAPITALE ASSOLUTA DEL TENNIS: COME E’ POTUTO SUCCEDERE?- “E’ successo per diversi motivi, innanzitutto si parte da una condizione favorevole a livello logistico, le Nitto ATP Finals sono state infatti confermate in Italia fino al 2030 e le Finali della Coppa Davis si svolgono nel corso della settimana successiva: di conseguenza a livello di calendario si è giunti a una scelta quasi inevitabile, per non arrivare allo scontro con i tennisti di prima fascia, per la maggior parte di origine europea. L’offerta cinese per quanto riguarda la Davis era certamente un’offerta più ricca ma in qualche modo ha prevalso il buon senso del calendario. Oltretutto l’Italia sta dimostrando grandi doti a livello organizzativo, tra Torino e Bologna (gironi di Coppa Davis) è sempre andato tutto molto bene. Sinceramente il nuovo formato della Davis non mi entusiasma ma capisco che a livello televisivo bisognava cercare di accorciare i tempi: probabilmente la formula storica era diventata obsoleta ma allo stesso tempo la rivoluzione degli ultimi anni è stata troppo drastica”
SINNER E GLI ALTRI- “Se escludiamo Sinner abbiamo comunque un’ottima pattuglia di giocatori a livello maschile: sono addirittura sei tra i primi 44 del mondo, una situazione incredibile ripensando ad esempio agli anni ’80, quando avevamo un solo giocatore tra i primi 100”
SINNER, NUOVI OBIETTIVI- “E’ il numero uno del mondo e sicuramente può puntare a vincere i due slam che gli mancano: forse la terra battuta è la superficie meno adatta alle sue caratteristiche rispetto al cemento ma alla fine nel 2024 è arrivato in semifinale al Roland Garros, pur non essendo in grandi condizioni fisiche, e perdendo solamente al quinto set dal futuro vincitore del torneo, Carlos Alcaraz. Io mi aspetto un Sinner competitivo anche sul rosso”
KYRGIOS- “Kyrgios sta attaccando a viso aperto tutti i protagonisti del tennis mondiale che vengono trovati positivi, accusandoli di barare e di essere bugiardi: io personalmente mi sento di difendere Sinner, l’ho conosciuto e metto la mano sul fuoco. Per quanto riguarda il ritorno di Nick mi auguro che possa tornare a grandi livelli, perché il suo è un tennis indubbiamente spettacolare. Ho qualche dubbio in più sul “personaggio” Kyrgios, i suoi atteggiamenti nel corso delle partite non mi hanno mai affascinato: diciamo che è un personaggio divisivo e nell’epoca dei social questo aspetto paga molto ma la sensazione è che attualmente il suo solo scopo sia quello di attirare a tutti i costi l’attenzione, forse anche per motivazioni di sponsor. Non sta più giocando da tre anni e ha semplicemente bisogno di visibilità, non darei troppa importanza alle sue parole”
PAOLINI- “Sarà molto difficile per lei riconfermarsi ai livelli del 2024, perché ripetersi è molto più complesso di imporsi: va però anche detto che lei ha dimostrato di essere all’altezza dei risultati che ha ottenuto, mantenendo anche nella seconda parte di stagione un livello molto alto. L’unica tennista che è riuscita a dominarla è stata Iga Swiatek, ma solamente sulla terra battuta. Sono davvero curioso di vedere Paolini all’opera il prossimo anno, perché la sua è una storia anomala e affascinante, ha scoperto il miglior tennis della carriera dopo i 28 anni, è allenata molto bene da Renzo Furlan e ho fiducia che possa riconfermarsi, perchè ha assorbito il successo con grande semplicità, è una persona splendida e ha voglia di lavorare”.