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Verona, 27enne trovata impiccata in bagno. Indagato il compagno per femminicidio

Ennesimo femminicidio. Cristina Pugliese, una donna di 27 anni di Caldiero, in provincia di Verona, è stata trovata morta nel bagno della sua abitazione: e per la sua morte è ora indagato il compagno, un 40enne, che aveva avvertito i Carabinieri del suo  ritrovamento, avvenuto domenica scorsa.  Secondo il racconto dell’uomo, la ragazza  si sarebbe uccisa impiccandosi in bagno, utilizzando il tubo flessibile della doccia, ma le circostanze erano apparse sin da subito sospette agli inquirenti. Ennesima tragedia nel giorno in cui la procura di Venezia ha inflitto l’ergastolo

Il compagno della 27enne è stato iscritto nel registro degli indagati per il delitto di omicidio volontario “al fine di consentire al compagno della donna deceduta di poter esercitare tutte le garanzie di legge”, si legge nel comunicato firmato dal procuratore Raffaele Tito. L’abitazione in cui viveva la ragazza, di proprietà del compagno, è stata sequestrata – informa La presse- così come la salma della donna, trasferita presso l’istituto di medicina legale dell’Ospedale di Verona Borgo Roma. Sul posto domenica si erano recati per i Carabinieri di Tregnago e della Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Bonifacio il medico legale e il sostituto procuratore di turno. Sono state già sentite alcune persone informate sui fatti. La Procura ha così deciso di procedere “a più approfondite indagini di tipo tecnico-scientifico”.

Cristina Pugliese era originaria di Marina di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria, e si era trasferita con la famiglia in provincia di Verona, dove vivono anche la madre, il padre e il fratello, che gestisce un’autofficina a Soave. La donna lascia una bambina di 5 anni. 

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