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Rendimento Slam ATP 2024: Sinner primissimo, ma sono due gli italiani tra i migliori dieci

Scrutando però la forma dei giocatori, l’età e il gioco mostrato, i nomi che spiccano più di tutti tra i favoriti per vincere uno Slam sono due: Sinner e Rune“. Questo veniva scritto alla fine della stagione 2023 ragionando su chi sarebbero potuti essere i nuovi campioni Slam in questo 2024. Per metà la previsione si è rivelata decisamente azzeccata, ma per chi scrive sarebbe stato impossibile anche solo immaginare che in realtà Jannik Sinner di Slam ne avrebbe vinti due, Australian Open e US Open, chiudendo l’anno da n.1 del mondo e dominatore indiscusso.

L’italiano è infatti l’unico giocatore ad aver raggiunto almeno 3 semifinali Slam in stagione, con le due sconfitte Major giunte al quinto set contro Medvedev (con tanti asterischi) a Wimbledon, e contro Alcaraz dopo una battaglia di altissimo livello al Roland Garros. Non a caso, anche nella graduatoria che tiene conto solo dei punti guadagnati negli Slam, Sinner è nettamente il leader con 5200 punti, quasi il doppio rispetto alla seconda posizione di Carlos Alcaraz. Di seguito mostriamo la top 10 dei risultati Slam 2024 (tra parentesi la posizione a fine anno nel ranking ATP):

AORGWimbledonUSPunti
J. Sinner (1)W = 2000SF = 800QF = 400W = 20005200
C. Alcaraz (3)QF = 400W = 2000W = 20002T = 504450
A. Zverev (2)SF = 800F = 13004T = 200QF = 4002700
D. Medvedev (5)F = 13004T = 200SF = 800QF = 4002700
N. Djokovic (7)SF = 800QF = 400F = 13003T = 1002600
T. Fritz (4)QF = 4004T = 200QF = 400F = 13002300
A. de Minaur (9)4T = 200QF = 400QF = 400QF = 4001400
C. Ruud (6)3T = 100SF = 8002T = 504T = 2001150
G. Dimitrov (10)3T = 100QF = 4004T = 200QF = 4001100
L. Musetti (17)2T = 503T = 100SF = 8003T = 1001050

Chiaramente la prima cosa che balza all’occhio è la distanza tra Alcaraz, n.3 della classifica ATP di fine anno, e Sinner. Nel ranking ufficiale i due sono infatti separati da 4820 punti, mentre nella graduatoria che tiene conto degli Slam sono solo 750; un dato che dimostra come lo spagnolo sia capace di alzare il proprio rendimento quando più conta, con due Slam vinti consecutivamente a ricordarlo. Ma il rovescio della medaglia del secondo turno allo US Open (dal 2016, quando Wawrinka perse al secondo turno di Wimbledon, non capitava che un giocatore fosse capace nello stesso anno di vincere uno Slam e di perdere prima del terzo turno in un altro) è la controprova di quanto la continuità e la tenuta mentale siano ancora dei punti sui quali Carlitos ha da lavorare per competere con Sinner lungo tutto l’arco della stagione.

Ciò detto, appare abbastanza chiaro il gap con il resto della compagnia anche da parte sua. Infatti il terzo posto occupato in coabitazione da Alexander Zverev e Daniil Medvedev è a quasi 2000 punti dal secondo di Alcaraz. I due hanno riportato risultati a specchio: un ottavo, un quarto, una semifinale e una finale (entrambi perdendo al quinto set). Certo, è mancato l’acuto, ma hanno dimostrato come negli eventi importanti ci sia sempre da fare i conti con loro. Candidatura per l’élite del tennis mossa anche dal n.4 al mondo Taylor Fritz, che con 2300 punti arriva sesto dietro Djokovic ma mostra come sia sempre più una solida realtà a certi livelli. E, fatti i dovuti complimenti agli altri, specie ad Alex de Minaur capace di raggiungere i quarti in tre Slam su quattro, l’altra nota lieta di questa classifica è la decima posizione occupata da Lorenzo Musetti.

Come nel 2022, ci sono due italiani tra i migliori 10 giocatori nei Major. Per il carrarino la differenza la fa chiaramente la semifinale di Wimbledon, ma il terzo turno al Roland Garros contro Djokovic, oltre ad essere stato uno dei match più belli del 2024, è stata un’investitura altrettanto importante, un’iniezione di fiducia alla base della grande estate del n.17 al mondo. Che, e questi numeri lo certificano, può sedere a pieno diritto alla tavola dei migliori. Per intenderci, è l’unico giocatore fuori dai primi 10 della classifica di fine anno a comparire in questa graduatoria (al posto di Rublev, a dir poco deludente nei Major in questo 2024).

Non che Andrey, vincitore 1000 e n.8 al mondo, sia l’unica delusione di questo 2024 a livello Slam. O, quantomeno, non lo si può definire la delusione più grande. Per spiegarci meglio, nella tabella di seguito viene presentato il confronto tra i migliori 10 a livello Slam nel 2023, e i migliori 10 nel 2024:

Rendimento Slam 2023Rendimento Slam 2024
N. Djokovic: 7200 puntiJ. Sinner: 5200 punti
C. Alcaraz: 3440 puntiC. Alcaraz: 4450 punti
D. Medvedev: 2020 puntiA. Zverev: 2700 punti
S. Tsitsipas: 1785 puntiD. Medvedev: 2700 punti
C. Ruud: 1335 puntiN. Djokovic: 2600 punti
A. Zverev: 1215 puntiT. Fritz: 2300 punti
A. Rublev: 1170 puntiA. de Minaur: 1400 punti
B. Shelton: 1135 puntiC. Ruud: 1150 punti
J. Sinner: 1125 puntiG. Dimitrov: 1100 punti
K. Khachanov: 1090 puntiL. Musetti: 1050 punti

Oltre al netto balzo in avanti di Sinner, di cui si poteva avere un’idea precisa già prima di questa tabella, a colpire è Stefanos Tsitsipas. Il greco, forte soprattutto della finale all’Australian Open, era stato infatti il quarto miglior giocatore nei Major nel 2023. Quest’anno ha invece racimolato la miseria di 660 punti, con il solo quarto al Roland Garros a riscattare una stagione che, fatta eccezione per il titolo a Montecarlo, è stata assolutamente opaca. Da segnalare inoltre l’involuzione di Ben Shelton, che nel dicembre dello scorso anno, su queste pagine, si era pronosticato come nome nuovo tra i top 10. Per quanto il tempo sia dalla sua parte, essendo le primavere solo 22, sicuramente il figlio d’arte è tra le delusioni di questo 2024.

Lo scorso anno Ben era infatti risultato tra i migliori otto nei Major, con un quarto di finale e una semifinale ottenuta solo alla sua quinta presenza in un tabellone principale (Nadal vi riuscì alla sesta, vincendo però il Roland Garros), lasciando presagire un 2024 da protagonista. Morale della favola? “Solo” un ottavo a Wimbledon, anno terminato appena fuori dai 20 e con più enigmi che soluzioni. Insieme ad Holger Rune, nel rapporto aspettative-resa effettiva, sicuramente Shelton è stato il peggiore a livello Slam con soli 500 punti raccolti, meno della metà rispetto all’anno precedente. Nel 2025 farà meglio? Potrebbe finalmente sbloccarsi?

Lanciarsi in pronostici può essere audace, ma certamente in uno dei due Major sul cemento, se dovesse imboccare le due settimane in cui la prima viaggi costantemente oltre i 200 km/h e tutto il resto funzioni, potrebbe giocare qualche brutto scherzo. Ciononostante, dovendo fare un nome per il prossimo vincitore Slam sarebbe impossibile non puntare le proprie fiches su Zverev. Il tedesco ha dimostrato un’impressionante continuità di rendimento, fermandosi prima dei quarti solo a Wimbledon, sciupando due set di vantaggio agli ottavi contro Fritz. Dovrà lavorare sulla gestione dei momenti importanti, va senza dirlo: non è un caso che nella statistica che tiene conto dei punti vinti sotto pressione sia soltanto ventitreesimo. Migliorando in questi aspetti, diventerà automaticamente un papabile candidato per vincere pressoché ovunque, fatta una dovuta eccezione per i prati di Church Road.

In conclusione, per quanto riguarda un quadro generale, basandoci su sensazioni e numeri, certamente le aspettative vanno a concentrarsi su un 2025 dove i protagonisti siano ancora Sinner e Alcaraz. Consapevoli delle tante dinamiche che potranno occorrere, dentro e fuori dal campo, chiudiamo con un giochino che guardi al 2025 questo articolo riepilogativo del 2024. Chi saranno i 4 vincitori Slam del 2025?

Australian OpenA. Zverev
Roland GarrosC. Alcaraz
WimbledonJ. Sinner
US OpenD. Medvedev

I pronostici ci sono, tra poco più di un mese si ripartirà da Melbourne Park con l’Australian Open, dunque ai posteri (e agli Slam) l’ardua sentenza.

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