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Prende a coltellate i coinquilini, un ferito è in prognosi riservata: ecco cos’è successo a Trieste

Prima le urla, poi il trambusto lungo le scale. I condomini dello stabile di via D’Alviano 84 sono stati svegliati nel cuore della notte dalle grida di due giovani pachistani accoltellati da un loro coinquilino. Uno dei due resta ricoverato in condizioni serie nel reparto di terapia intensiva di Cattinara. L’aggressione è avvenuta intorno alle 2, tra martedì e mercoledì, in un appartamento al primo piano di quel complesso residenziale davanti al centro commerciale Le Torri d’Europa.

I giovani feriti

I giovani feriti, forse nel tentativo di fermare l’aggressore, sono usciti dall’abitazione, raggiungendo il marciapiede, a pochi passi dalla fermata dell’autobus, dove poi sono stati soccorsi.

Uno degli inquilini dello stabile, spaventato dalle grida, ha chiamato i soccorsi, mentre l’aggressore è riuscito a scappare. Nelle ore successive, però, si è di fatto consegnato alla Polizia, chiedendo prima aiuto a un’altra struttura di Ics, dove sapeva di poter trovare degli operatori che già conosceva e ai quali ha riferito l’accaduto.

Alloggio gestito dall’Ics

Aggressore e aggrediti convivevano, assieme a una quarta persona – che era presente durante il fatto, ma non è stata coinvolta – in un alloggio gestito da Ics, il Consorzio italiano di solidarietà che nello stesso stabile ha in locazione anche un altro appartamento destinato ad ospitare persone migranti. Per futili motivi, ancora da chiarire, l’altra notte rincasando ha aggredito i due coinquilini, impugnando un coltello e ferendoli. Uno dei due è stato raggiunto da un fendente all’addome, il secondo al volto.

Il personale del 118, che per primo è arrivato in via D’alviano, ha trovato i due giovani feriti a terra. Sul marciapiedi, ieri mattina, alcune macchie di sangue erano ancora evidenti. Le condizione del giovane ferito all’addome sono sembrate subito gravi. Trasferito all’ospedale di Cattinara è stato sottoposto a un delicato intervento.

Pavimento cosparso di sangue

Gli operatori delle Volanti, entrati nell’appartamento, si sono trovati difronte al pavimento cosparso di macchie di sangue, così come il pianerottolo. Ieri mattina le tracce dell’aggressione nelle parti comuni del condominio erano state ripulite, sebbene alcuni schizzi di sangue fossero ancora visibili su una parete, a pochi passi dall’ingresso dell’appartamento.

In quel complesso convivono alloggi Ater con altri di proprietà invece di privati cittadini, dati anche in locazione, come appunto quelli affittati a Ics.

Episodio sconvolgente

«La grave aggressione – valuta il presidente di Ics, Gianfranco Schiavone – rappresenta un episodio sconvolgente sia per gli operatori sia per gli altri ospiti della struttura, intervenuti tempestivamente». L’evento appare «privo di motivazioni comprensibili – aggiunge –: secondo il servizio psicologico della nostra associazione, l’aggressore era una persona dal carattere chiuso, senza precedenti episodi significativi o segnali che avessero richiesto un intervento da parte dei servizi socio-sanitari per specifici profili di vulnerabilità». Da quanto riferisce Ics, tra i quattro inquilini non c’erano stati precedenti episodi di tensione. «Questo grave episodio – conclude Schiavone – solleva una riflessione più ampia sulla crescente frequenza di atti di violenza in contesti e ambienti sociali di ogni tipo, indipendentemente dalla nazionalità delle persone coinvolte». —

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