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F1, tutto sembra contro la Ferrari ad Abu Dhabi. Ma finché c’è vita…

Abu Dhabi sembra davvero stregata per la Ferrari (impossibile dimenticare la gara del 2010, con Alonso beffato dalla Red Bull di Vettel nella lotta per il titolo), protagonista sin qui di un weekend a dir poco travagliato con una serie di episodi negativi che hanno reso ancor più complicato il tentativo di superare in extremis la McLaren nel Mondiale costruttori.

Già nella giornata di venerdì la Scuderia di Maranello aveva dovuto fare i conti con la penalità di 10 posizioni in griglia a Charles Leclerc (non al meglio fisicamente per un’intossicazione alimentare) per l’utilizzo del terzo pacco batterie stagionale sulla sua SF-24, mentre la McLaren metteva le cose in chiaro dettando legge nelle prove libere.

Quest’oggi il monegasco della Rossa ha poi commesso un’ingenuità, oltrepassando i limiti della pista (per una questione di millimetri) in curva 1 nel suo ultimo giro del Q2 e vedendosi così cancellare un tempo che lo avrebbe proiettato addirittura davanti a tutti. Un errore pagato a caro prezzo dal nativo del Principato, rimasto escluso dal Q3 e costretto a partire dal fondo dello schieramento domani.

Come se non bastasse, McLaren ha monopolizzato la prima fila con Lando Norris in pole position davanti a Oscar Piastri, che ha battuto il ferrarista Carlos Sainz per soli 20 millesimi garantendo al team di Woking uno scenario ancor più roseo in vista della gara. Recuperare 21 punti alla formazione papaya partendo da questi presupposti è quasi impossibile, ma in un singolo Gran Premio può succedere di tutto (vedi Norris in Qatar) e Ferrari dovrà farsi trovare pronta nel caso in cui dovessero presentarsi delle opportunità.

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