Mobilità sostenibile, aziende e Mom pianificano il piano spostamenti casa-lavoro 2025
Aziende trevigiane e MoM a confronto per il piano spostamenti casa-lavoro 2025. Un tassello importante nell’ottica di ottimizzare i flussi di traffico in città, incentivando migliaia di lavoratori che ogni giorni raggiungono il capoluogo per lavoro a privilegiare i mezzi pubblici.
Ieri a Palazzo Rinaldi i mobility manager di 20 realtà trevigiane si sono riuniti per pianificare una strategia per gli spostamenti di quasi 8mila dipendenti di Marca. Tra le imprese e gli entri coinvolti, figura il Comune di Treviso (555 dipendenti), l’Agenzia delle Entrate (262), Arpav (109), Mom stessa (451), Master Builders Solution (120), PwC (143), Poste Italiane (234), Servizi Italia (113), Veneto Lavoro (65), Ascom (92), De Longhi (586), Deloitte (152), Flex-N-Gate (333), Targa telematics Viasat Spa (102), Trenitalia (128), Inventronics Italia (130), Ulss2 (3850) e l’ente provinciale (320 dipendenti).
Mentre si accende il dibattito relativo alla terza corsia sul Put, caldeggiata dalla stessa Mom, l’azienda annuncia l’arrivo da gennaio di 130 mezzi di nuova generazione. Un buon inizio, ma restano da definire linee e orari per decongestionare il traffico mattutino e pomeridiano in orario di lavoro. Come emerso ieri all’incontro si punta a proporre alle aziende nuove soluzioni di trasporto calate sulle esigenze dei piani di spostamento casa-lavoro. Presente al tavolo anche RideMovi, compagnia di bike sharing in città, intenzionata a fornire il suo contributo come servizio di trasporto.
All’incontro in municipio, i rappresentanti si sono confrontati sulle problematiche relative alle proprie realtà, confrontandosi su nodi comuni e valutando possibili soluzioni condivise per migliorare gli spostamenti dei dipendenti. Sono stati analizzati i servizi di mobilità già attivi in città, l’obiettivo comune è individuare interventi mirati e sinergici che possano rendere gli spostamenti casa-lavoro più efficienti.
La figura professionale del mobility manager di area e aziendale è nata nel 1998 con il decreto Ronchi Mobilità sostenibile nelle aree urbane che prevedeva che le imprese e gli enti pubblici con più di 300 dipendenti adottassero un piano spostamenti casa-lavoro (PSCL) per i propri dipendenti, finalizzato alla riduzione del mezzo di trasporto privato a favore della mobilità sostenibile.
Autobus sempre più green e biciclette sparse per la città per i lavoratori, la cura agli ingorghi sul Put parte da chi popola l’area cittadina lavorando ogni giorno. Il dialogo è aperto, la collaborazione in atto, gli interessi sono comuni.