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In Basilicata nasce Naiadi: il primo laboratorio sull’ambiente che unisce l’Italia

“Non basta parlare di biodiversità se poi non si partecipa alla difesa del Pianeta tutti insieme”. Questa è ragioneche ha spinto il Parco nazionale dell’Appennino lucano val d’agri lagonegrese, in Basilicata, a organizzare la prima edizione delleNaiadi per fare le prove generali e favorire la nascita di un laboratorio di confronto permanente tra Parchi nazionali, Aree protette, Ministero dell’ambiente, Ispra, associazioni ambientaliste e di categoria con il coinvolgimento del mondo accademico.

Il commissario del Parco nazionale dell’Appennino lucano, Antonio Tisci, e il direttore generale, Giuseppe Luzzi, concordata la ragione predetta, hanno raccolto60interventi per parlare di progettualità ecambiamento, di conservazione del territorio, di protezione e biodiversità, di confronti e visioni, ma anche di tutela della biodiversità per tendere allo sviluppo economico senza escludere le prospettive politiche per i Parchi. Una prima edizione, quella delle Naiadi, che ha anticipato gli Stati Generali delle Aree Protette italiane che si svolgeranno il prossimo 4 e 5 dicembre a Fabriano sul tema “La natura: bene e risorsa per l’Italia”.

Con le Naiadi, tutta l’Italia, interessata concretamente e quotidianamente all’argomento, si unisce intorno ad argomenti di grande sensibilità ambientale che mostra come la biodiversità non è solo un patrimonio naturale, ma è anche un pilastro della sopravvivenza che parte da scelte consapevoli secondo cui la Terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla Terra.

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