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Roma-Lecce, Giampaolo: "Evidente la superiorità tecnica della Roma"

La Roma torna a vincere davanti al suo pubblico: allo Stadio Olimpico i giallorossi battono 4-1 il Lecce nella 15esima giornata di campionato. Dopo la partita il tecnico del Lecce Marco Giampaolo ha parlato ai microfoni dei cronisti:

GIAMPAOLO A SKY SPORT

Oggi c’è stato un altro atteggiamento rispetto al match contro la Juventus.

“Non credo sia stato un problema di atteggiamento. La Roma è stata superiore qualitativamente, c’è poco da dire. Quando siamo riusciti a interrompe le azioni siamo ripartiti sporchi. La differenza è sostanzialmente tecnica e non di atteggiamento. Paredes è un signor calciatore, la Roma ha molta qualità. La superiorità tecnica è stata evidente”.

Il triplo cambio all’intervallo?

“Non riuscivamo a prenderli, è stata una scelta fatta per rinforzare e ripartire lateralmente dato che davano troppi riferimenti in mezzo”.

Rebic era stato tra i migliori: perché l’ha sostituito?

“Questa volta non hanno funzionato i cambi…”.

Li rifaresti?

“Assolutamente sì. La squadra era in difficoltà. Avevamo preparato la partita per il tre contro tre, ero sicuro che la Roma avrebbe giocato con cinque giocatori offensivi e l’avevo preparata così. Paredes che si abbassava a costruire ci ha creato delle difficoltà”.

Hai sottovalutato la prestazione dei tuoi nel primo tempo.

“Le sostituzioni non sono una bocciatura. Anzi, mi è dispiaciuto toglierli”.

Gaspar?

“La sconfitta fa male, ma il vero problema è aver perso un altro calciatore e noi non possiamo permettercelo. Mi dicono che sia il collaterale, il report lo farà il dottore. Questo è il problema più grosso della serata”.

Dorgu?

“Per necessità l’ho dovuto mettere terzino perché Gallo era fuori. Per me però deve giocare davanti”.

GIAMPAOLO IN CONFERENZA STAMPA

Sembrava la Roma a doversi salvare.

“No, no, la differenza è stata assolutamente tecnica. I giocatori forti, tecnicamente, a Roma, bravi a giocare in quei mezzi spazi… è stata una questione tecnica. Quelle volte in cui siamo riusciti ad allargarci o a rubare palla, non siamo stati bravi a consolidare il possesso, né a fare la scelta tecnica migliore per ripartire o inserirci. È stata sostanzialmente una questione tecnica.  Puoi correre quanto vuoi, ma se l’avversario è bravo e ti manda a vuoto, corri molto di più, ma corri male, a causa della bravura e della qualità dell’avversario. Una vittoria meritata da parte della Roma, probabilmente anche fisiologica per il nostro cammino. Ora analizzeremo come, quando e perché” .

Ha avuto le risposte che cercava?

“Mi aspettavo la Roma con quella formazione lì. Ero sicuro che avrebbe giocato così, ripercorrendo le orme della gara contro il Tottenham. Abbiamo preparato la partita proprio con quell’idea. Non sono stato sorpreso, sapevamo che sarebbe andata così e l’abbiamo preparata nel modo in cui doveva essere preparata. La Roma è stata brava a creare quelle linee di gioco che ci hanno messo in difficoltà. Secondo me, ci è mancato equilibrio. Rischiavamo troppo e avevamo spostato eccessivamente l’inerzia a favore della Roma. Ho pensato di fare qualcosa di diverso, più congeniale al Lecce, una soluzione che rispecchiasse maggiormente le nostre caratteristiche. Tuttavia, qualche errore sui gol e qualche leggerezza di troppo ci hanno chiaramente condannati”.

I tre cambi.

“È soltanto un discorso di equilibrio, tattico. Devo ragionare col senno di prima, l’Atalanta ha vinto levando gli attaccanti”.

Avreste preferito la Roma col centravanti?

“Dybala è bravissimo a svolgere quel tipo di lavoro: si tira fuori, viene a legare il gioco, non è un giocatore di profondità. Sarebbe addirittura oscurato a giocare in quei mezzi spazi, è così bravo che sembra fatto apposta per farlo. Sapevo che avremmo affrontato un giocatore capace di muoversi bene nei mezzi spazi, anche perché siamo andati in campo con una difesa a tre. Questa scelta è stata influenzata anche dall’infortunio di Gallo, che ci ha costretti a cercare continui aggiustamenti. Mi ritengo bravo a trovare soluzioni in queste situazioni, anche perché si tratta di leggere il gioco e adattarsi. Alla fine, però, non vinci solo perché sai giocare, ma nemmeno perdi solo perché non lo sai fare”.

Sull’infortunio di Gaspar.

“La sconfitta è difficilmente digeribile, perché fanno male tutte le sconfitte. Il problema, però, diventa il dopo: tra 7-8 giorni dobbiamo giocare un’altra partita e c’è il rischio di perdere un altro giocatore, cosa che, come Lecce, non possiamo permetterci. Nel giro di tre settimane abbiamo perso Banda, Gallo e, probabilmente, Gaspar. Il Lecce non può permettersi queste perdite. La sconfitta è un problema, lo analizzeremo, ma il vero punto ora è capire come riorganizzarci, perché bisogna continuare a giocare”.

Sui cambi a centrocampo.

“I primi due che hanno iniziato la gara e i due che sono subentrati… Di volta in volta faremo delle scelte, ma non possiamo accontentare tutti”.

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