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Innovazione al complesso Morgangni a Padova: «Sarà riscaldato con il geotermico»

Il nuovo complesso residenziale Villa Morgagni, a due passi da Prato della Valle, ha già venduto l’80% degli appartamenti. I lavori per la costruzione di 24 unità abitative di lusso – di cui alcune con giardino esclusivo – termineranno alla fine del 2025. Sono stati acquistati da imprenditori e professionisti a vario titolo, del Padovano ma non solo.

Le nuove residenze sono realizzate negli spazi di via Sanmicheli che fino ad alcuni fa ospitava la clinica Morgagni, fondata nel 1921. In quegli spazi hanno lavorato nel tempo i più noti professori della medicina padovana, tra cui anche il cardiochirurgo Vincenzo Gallucci.

La storia

Nei reparti dell’ex Morgagni sono stati curati anche personaggi illustri, tra cui nel 1949 lo scrittore americano Ernest Hemingway e, vent’anni fa, anche l’attore Marcello Mastroianni.

L’investimento sull’area è stato effettuato dagli imprenditori Fabio Pesce, titolare dell’impresa omonima con sede centrale in provincia di Venezia, e Flavio Campagnaro, commerciante all’ingrosso di ortofrutta molto noto all’interno del Maap di Corso Stati Uniti.

Gli appartamenti sono stati venduti quasi tutti anche perché il loro valore aggiunto è dato dall’impianto geotermico che i costruttori, su progetto dell’architetto Albano Salmaso (lo stesso del restauro di Ca’ del Chiostro in via Zabarella e del Palazzo Roccabonella di via San Francesco) stanno per realizzare al posto del tradizionale e costoso impianto di riscaldamento, ossia con l’utilizzo dell’energia elettrica o del gas naturale metano.

La rivoluzione energetica

L’impianto geotermico da installare, affidato alle imprese Geohouse e Airtermia, di Santa Giustina Bellunese, ha già ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza, del Comune e anche della Provincia, che ha la competenza sulla geotermia.

L’impianto sarà realizzato con sonde verticali che pescheranno l’energia dal sottosuolo e la distribuiranno in tutte le unità abitative attraverso i tubi radianti a pavimento, con un risparmio energetico stimato dell’85% rispetto al sistema di riscaldamento tradizionale.

È stato già calcolato che, in tutti i futuri quattro edifici e nelle aree collegate, ci sarà un risparmio annuo di 238 tonnellate di CO2. In pratica addio – o quasi del tutto – alle bollette del gas e dell’energia elettrica. Un esempio sullo stesso stile sta per essere realizzato con la geotermia al nuovo centro civico dell’Arcella all’ex Configliachi in via Reni.

L’innovazione che ritorna

«Ci sono voluti due anni per ottenere le autorizzazioni necessarie da parte degli enti competenti sulla geotermia, che non si trova solo nella zona di Abano e Montegrotto», spiega l’architetto Albano Salmaso.

«Ringrazio in particolare l’amministrazione comunale – aggiunge l’architetto – nello specifico l’assessorato dell’edilizia privata guidato da Antonio Bressa, per essere venuto incontro nei tempi dovuti alle nostre richieste. Siamo davanti ad una grande novità per quanto riguarda il riscaldamento in inverno e la climatizzazione in estate nelle nuove costruzioni che sono in via ultimazione in città. Siamo i primi ad aver scelto l’impianto geotermico nei grandi cantieri aperti all’interno del territorio comunale. Il nostro impianto farà scuola nel settore delle costruzioni sia in città che in provincia».

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