Manifestano pacificamente a Venezia. Daspo urbano a due attiviste di Ultima Generazione
Due aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione hanno approfittato del passaggio della nona maratona di Babbo Natale in Piazza San Marco a Venezia per dare vita a una silenziosa, pacifica presa di posizione a favore dell’ambiente. Le due ragazze si sono sedute sui masegni, mostrando due cartelli. Il primo, con la scritta “A Valencia è durato pochi giorni e a Venezia?”, allude all’inondazione di alcune settimane fa e al rischio per Venezia di essere sommersa a causa dell’innalzamento del livello del mare. Il secondo – “Stiamo correndo verso il collasso” – è un’ammonizione planetaria riferita al cambiamento climatico.
“Le due attiviste sono rimaste in silenzio come si fa quando si è in lutto, portando consapevolezza nell’atmosfera di festa e consumo”, spiega un comunicato di Ultima Generazione. “Nonostante non abbiano né interrotto la manifestazione, né creato disturbo, le due, tra cui una ragazza residente a Venezia, sono state identificate, multate e saranno sottoposte al Daspo urbano”. Il provvedimento, che ha durata di 48 ore, riguarda l’accesso a Venezia per la non residente, mentre per la cittadina veneziana il divieto è limitato all’accesso in piazza San Marco.
“Anche il silenzio può essere un crimine se intacca l’atmosfera di consumismo natalizio in una città vetrina. – continua la nota – Non possiamo più permetterci di essere spettatori inerti. Dobbiamo mettere i nostri politici dinanzi alle loro responsabilità nell’affrontare la crisi climatica e nel mettere al sicuro i territori fragili. Ne va della nostra vita”. Gli attivisti chiedono che il PNACC (Piano nazionale adattamento ai cambiamenti climatici) cominci a funzionare. “Approvato a gennaio di quest’anno è una scatola vuota. Per questo, chiediamo con ancora più forza, l’istituzione di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato. Non dovrà servire solo come risarcimento danni, ma anche per mettere in sicurezza i territori più a rischio”. I finanziamenti dovrebbero essere pretesi dai responsabili della crisi climatica, a cominciare dagli extra-profitti delle compagnie del settore dei combustibili fossili, o con il taglio delle spese militari e per la politica.
Le azioni di Ultima Generazione continuano a dar vita a iniziative giudiziarie. Il 9 dicembre è prevista in Tribunale a Padova un’udienza contro sette attivisti (Alessandro, Chiara, Giovanni, Greta, Leonardo, Simone e Tommaso) denunciati per un blocco stradale avvenuto nel 2023. Annunciato un presidio di protesta: “Mentre le emissioni aumentano, le alluvioni si fanno sempre più frequenti e la siccità dà il via a una guerra dell’acqua, il nostro governo si accanisce contro chi chiede delle politiche climatiche adatte per fare fronte al collasso e delle misure sociali per fare pagare i danni ai responsabili”.
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