Binaghi: “Il tennis in Italia vale due miliardi. Più spazi in chiaro per il nostro sport è l’obbiettivo primario”
Intervistato da Il Sole 24 Ore, il presidente della FITP Angelo Binaghi ha, attraverso le cifre e alcune considerazioni a margine delle stesse, provato a stimare l’impatto economico del tennis in Italia, fenomeno in crescita rapidissima considerando che per i prossimi tre anni le Davis Cup Finals si affiancheranno al torneo di fine anno di Torino.
Binaghi cita i numeri enunciati da Boston Consulting: “Per le Finals, l’impatto è stato di 503 milioni con un valore aggiunto per il Pil di 243 milioni, valutando anche quanto generato prima e dopo per l’allestimento e il disallestimento”. In seguito, si parla di 2025 e scopriamo che la stagione che sta per iniziare nell’immaginario di moltissimi appassionati è già qui: “Per il Foro Italico del prossimo maggio la prevendita supera quella precedente del 50%, con il complesso che gode di più campi e di maggiori spazi per pubblico e attività commerciali. Puntiamo a un impatto del valore di un miliardo, che può raddoppiare con la Coppa Davis”.
Il presidente rivendica poi alcuni meriti della sua gestione: “Il torneo di Roma è l’unica manifestazione che non si avvale di contributo pubblico; utilizziamo il sito del Foro pagando un sostanzioso affitto. Per le Finals in cinque anni il governo ha sborsato 81 milioni, ottenendone cinque volte tanto solo con le entrate fiscali”. Per Binaghi i primi obbiettivi dell’anno che verrà sono comunque due: “Aumentare il numero degli impianti per soddisfare la richiesta dei praticanti e, ancor prima, ampliare gli spazi della televisione in chiaro. Se Jannik avesse otto anni non potrebbe vedere Sinner abbastanza”.