Basavareddy rinuncia alla NCAA per diventare pro: “Posso realizzare il mio sogno d’infanzia”
Settimo giocatore ad aver staccato il pass per le Next Gen ATP Finals 2024 – che, ricordiamo, si terranno dal dal 18 al 22 dicembre in quel di Gedda in Arabia Saudita – Nishesh Basavareddy, diciannovenne di Newport Beach, California, sta attraversando un momento decisamente magico. Il giovane tennista a stelle e strisce, infatti, ha annunciato tramite il suo account Instagram che diventerà un giocatore professionista, rinunciando così all’idoneità NCAA (non si possono incassare più di 10.000 dollari annui di montepremi).
Del resto, quella di Basavareddy è stata una vera e propria scalata: l’atleta statunitense è riuscito a passare dalla posizione numero 457 del ranking alla numero 138. Adesso per lui si aprono le porte del professionismo e dell’Australian Open (dove parteciperà grazie alla wild card guadagnata sul campo). “Da quando ho iniziato a giocare a tennis a tre anni, il mio sogno è sempre stato diventare un tennista professionista.“. Ha sottolineato l’americano su Instagram. “Grazie al supporto dei miei amici, della mia famiglia, dei miei allenatori, della famiglia di Stanford e della USTA, posso realizzare il mio sogno d’infanzia. Detto questo, rinuncerò alla mia idoneità NCAA per giocare a tennis a livello professionistico. Non vedo l’ora di vedere cosa mi riserva il futuro.”. Ha aggiunto.
Come accennato, oltre alla partecipazione (acciuffata in extremis) alle prossime Next Gen Finals – dove la sola presenza vale 150.000 dollari – Nishesh Basavareddy debutterà nel tabellone principale dell’Australian Open grazie ad una wild card, un altro traguardo importante per il tennista americano. Così come evidenziato da lui stesso nel corso di un’intervista rilasciata a Firstpost. “Ero teso il primo giorno quando l’ho scoperto e ho cercato di calmarmi e dirmi che avevo ancora un paio di partite da vincere prima di ottenere la wild card.”. Ha dichiarato lo statunitense. Per poi aggiungere: “Dopo le semifinali, è stato un enorme sollievo essere finalmente entrato. Sono davvero emozionato.“.
Un’esperienza, quella dello Slam australiano, che non lo intimorisce affatto: “Giocare le qualificazioni per lo US Open è stato probabilmente il torneo migliore e più divertente che abbia mai fatto nella mia vita. Ci sono così tanti tifosi lì… con il supporto del pubblico di casa e anche un sacco di miei compagni di scuola che sono venuti a vedermi. Tutte e tre quelle partite sono state super divertenti.“.
Infine, pochi dubbi anche su colui che ha rappresentato il suo idolo da bambino: “Il mio idolo da bambino era Novak Djokovic. È il mio giocatore preferito fin da quando ero piccolo. Ma è stato mio padre a ispirarmi a prendere una racchetta. Giocava per hobby quando vivevamo in California, e poi ho iniziato a seguire lui e mio fratello maggiore in campo e ho iniziato a giocare quando avevo solo tre o quattro anni e da lì ho continuato“.