Iga Swiatek parla della squalifica per doping: “Le mie colleghe hanno paura che quello che è capitato a me succeda anche a loro”
Nel programma polacco “Fakty po Faktach” in inglese “The Facts After The Facts”), la giornalista polacca Anita Werner ha avuto un’intensa conversazione con la campionessa di tennis Iga Swiatek, un dialogo che ha offerto un raro sguardo sulla vita privata e professionale dell’atleta. In un’intervista dalla durata di una mezz’ora circa, Swiatek ha parlato con apertura e vulnerabilità, riflettendo su momenti difficili, lezioni apprese e la forza interiore che l’ha aiutata a superare le sfide.
La prima riflessione di Swiatek riguarda il controllo, o meglio, l’impossibilità ad averlo in ogni situazione: “La lezione più grande per me è che non sempre avrò il controllo su tutto”. Gli eventi imprevedibili possono definire il percorso di un atleta e di una persona, ma, da queste sfide, Iga ha tratto una consapevolezza importante: “Ho scoperto di essere più forte di quanto pensassi.” Questa forza interiore si è manifestata durante un periodo in cui non ha potuto competere: “Il fatto di non essere potuta scendere in campo per un po’ mi ha fatto capire quanto amo questo sport”.
Swiatek ha descritto il tennis come qualcosa per cui sarebbe disposta a fare grandi sacrifici. “Ancora una volta la vita mi ha mostrato che il tennis è qualcosa per cui sarei disposta a sacrificare tutto”. Eppure, le difficoltà non sono mancate, come nel momento in cui ha appreso della situazione di doping: “Mi trovavo a un servizio fotografico. La mia reazione è stata molto intensa: un misto di incomprensione, panico e tante lacrime.” Nonostante il verdetto finale l’abbia assolta da colpe personali, Swiatek ha espresso rammarico: “Avrei preferito che ci fosse scritto ‘innocente’, ma per me ormai si tratta solo di burocrazia” Per Iga, la premura adesso è quella di far sì che vengano cambiate le normative per evitare che si ripetano casi simili, come lei stessa ha dichiarato nell’intervista: “Penso che questo sarà un passo successivo nella mia storia: riflettere su come possiamo cambiare qualcosa.”
Uno degli aspetti più pratici affrontati dalla tennista polacca riguarda i costi sostenuti per difendersi. “Penso di aver speso circa 70.000 dollari per l’avvocato e 15.000 euro per test, perizie ed esperti”. Queste cifre sono molto importanti, perché ci fanno capire anche che molti atleti non avrebbero le risorse per gestire situazioni simili. A livello non economico, invece, Iga rivela di aver ricevuto un grande sostegno, soprattutto da parte di altre tenniste: “Quasi tutte mi hanno detto che questa è anche la loro paura più grande: che una cosa del genere possa accadere anche a loro.”
I momenti difficili hanno inevitabilmente influenzato le sue performance, come durante le WTA Finals a Riyadh, dove ha affrontato una forte pressione mediatica: “Non è stato facile, soprattutto il dover incontrare i media ogni giorno con la sensazione di non poter parlare apertamente della mia situazione.” C’è da dire che, nonostante le difficoltà, Swiatek ha giocato un’ottima stagione, anche se non la ha chiusa nel migliore dei modi: “Madrid, Roma e il Roland Garros hanno creato una grande storia. Ricordo l’emozione dopo aver vinto la finale a Madrid: probabilmente è stato il miglior match della mia vita per atmosfera e tensione.”
Adesso, la tennista polacca si sta concentrando su obiettivi tecnici e su un ritorno graduale al suo equilibrio. “Mi sento ancora un po’ insicura e agitata, ma penso che serva tempo per ritrovare il mio ritmo,” ha dichiarato, trovando supporto nel suo allenatore, Wim Fissette. “Positivo, comprensivo, empatico e mi incoraggia a discutere.” Siamo certi che, nonostante le sfide, Iga Swiatek ha la mentalità che serve per rimane determinata a lottare per il tennis e per sé stessa, dimostrando che anche nei momenti più bui, c’è sempre una luce.