“ON AIR!” – RIGHETTI: “Allegri vuole restare in Italia, la Roma ancora non l’ha chiamato”, PES: “Montella è ancora il favorito per giugno”, COSENZA: “40 milioni per Konè? La Roma gli farebbe pure il fiocco”
ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!
David Rossi (Rete Sport): “Roma-Braga è una partita da vincere, questo mentalmente ti mette una pressione in più. Se c’è un difetto di questa squadra, e l’emblema è il capitano depresso in panchina da tre partite, credo che paradossalmente la gara di domani riservi qualche difficoltà in più rispetto a quella di Londra contro il Tottenham… Pellegrini? E’ una situazione incancrenita, e non penso si possa più tornare indietro. Le critiche sono assolutamente meritate, sono due anni che il rendimento è deficitario. L’astio, la cattiveria nei suoi confronti però le sentivo anche quando faceva gol e grandi partite… Per me è un buon giocatore, a tratti ottimo, ma il Pellegrini di adesso non se lo merita nessuno. E’ un calciatore che non farebbe il titolare in nessuna squadra di Serie A…”
Gianluca Piacentini (Rete Sport): “Pellegrini riesce a essere un tema anche quando non gioca…penso che l’unica soluzione sia separarsi. La speranza è che da qui alla fine della stagione torni a essere un giocatore utile per la Roma, se starà bene farà comodo. Se io sono Ranieri, devo pensare a recuperarlo, almeno a giugno riusciresti a venderlo meglio…”
Roberto Bernabai (Rete Sport): “Le prossime partite ci daranno l’esatta misura dei miglioramenti della squadra. E’ in atto una fase evolutiva ma bisogna capire fino a che punto arriverà. Turnover per domani? Io giocherei con la squadra migliore, ma devi fare delle riflessioni, specie su Hummels e Dybala. La Roma ha dato il meglio di sé con i tre centrocampisti, sia Konè che Pisilli sanno inserirsi con efficacia e quindi non sarebbe nemmeno una soluzione difensivistica. Dovbyk? Deve darsi un po’ una svegliata, con lui in campo la squadra mi sembra che riesca a riempire di meno l’area…”
Checco Oddo Casano (Rete Sport): “Bove? Al di là del fatto che prima di tutto viene la salute del ragazzo, i prossimi giorni ci diranno se lui potrà giocare all’estero oppure se smetterà. C’è il caso di Blind che nell’Ajax gli si è spento il defibrillatore interno e ha avuto un arresto cardiaco…questo significa che il fatto di indossarlo non è un salvavita al 100%… Bove per certi versi è stato fortunato perchè gli è capitato in campo ed è stato soccorso in pochi minuti, al povero Astori ad esempio è capitato mentre dormiva…è una storia triste, ma l’importante è che sia salvo, il calcio come professione arriva in un secondo momento…”
Mario Corsi (Tele Radio Stereo): “Io mi prenderei subito Ederson e Lookman dall’Atalanta, e poi Theo Hernandez dal Milan…tre bei giocatori…si possono comprare? Avresti Svilar, Hummels e Mancini, poi Theo a sinistra e a destra metti chi vuoi, Ederson e Konè a centrocampo, e Lookman davanti… Ragazzi, ci vogliono i soldi… Konè nel mirino dei top club? Io sono sicuro che la Roma non lo venderà, nemmeno per 40 milioni…Questo è uno che cresce tanto, prima non segnava nemmeno, ora invece sta cominciando a vedere la porta…è tanta roba…”
Paolo Cosenza (Tele Radio Stereo): “Offerte da 40 milioni per Konè? Se davvero ci fosse qualcuno che gli dà 40 milioni, è già partito…la Roma glielo impacchetta e gli fa pure il fiocco. Questo significa che non credo a Ranieri? No, a lui credo, è che non credo ai Friedkin…Secondo me 40 milioni per Konè ancora non te li danno…”
Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo): “Non so se la Roma ha già bloccato un allenatore per giugno, ma aspettare un tecnico che si potrebbe liberare in estate può essere un azzardo. Secondo me la questione con Montella non è terminata, ma solo rinviata, e a oggi lo considero ancora il favorito… Qua è ben voluto, e per quanto la Turchia sia un progetto stimolante, se la Roma lo chiama lui viene. Una squadra di club di questo livello può essere più stimolante di una nazionale… Per me come tecnico non ha rispettato a pieno quello che aveva promesso all’inizio della carriera, ma delle qualità ce l’ha e soprattutto ha quella personalità che serve per questa città. E’ una scelta che comprenderei, anche se secondo me ce ne sono tanti altri di allenatori che preferirei…”
Alessio Nardo (Tele Radio Stereo): “Montella ha vissuto varie fasi della sua carriera, alcune molto buone e altre molto deludenti, e se pensi a lui non pensi a un tecnico della statura di Mourinho, Conte o Allegri. Friedkin scottati dall’esperienza di Mourinho? Ma scottati di che: con lui hai fatto due finali europee in due anni…A parte il primo anno, dove hai fatto investimenti del livello di Vina e Shomurodov, poi non mi pare che Mourinho sia stato supportato da chissà quali spese. E nonostante questo ha fatto due finali che avrebbe meritato di vincere entrambe: qui non si entra nel campo delle opinioni, questa è storia…”
Ubaldo Righetti (Radio Romanista): “Il mio incontro di ieri con Allegri? Max è sereno, però gli mancano il calcio e vivere lo spogliatoio. Vuole tornare presto ad allenare. È affascinato dalla Premier, ma la sua volontà è rimanere in Italia. La Roma? Non ha ricevuto ancora nessuna chiamata… Roma gli piace come città, ma devo essere sincero, non abbiamo approfondito il tema della squadra. Con Ranieri si conoscono, ma non hanno una particolare amicizia. Sicuramente c’è grande stima…”
Piero Torri (Radio Manà Manà Sport): “Numericamente la rosa della Roma è completa, poi si può discutere sulla qualità di certi giocatori, e penso soprattutto alla fascia destra. Battere il Braga significherebbe mettere i piedi nel playoff, che altro non sono che i sedicesimi di finale, e quindi deve scendere in campo per vincere la partita… Allegri come prossimo allenatore? Io probabilmente rifletterei su una via diversa. Non è che lo accoglierei coi buu, sarebbe una scelta di una società che vorrebbe continuare a pensare in grande, e gli ultimi due anni mi facevano pensare che non fosse più così…”
Stefano Carina (Radio Radio): “Soulè è un giocatore di difficile collocazione per come gioca adesso la Roma. Se giochi con Dybala non ti puoi permettere altri giocatori che non fanno la fase difensiva, e allora Ranieri preferisce El Shaarawy o Saelemaekers. Lui deve accendersi, deve fare qualcosa…mi spaventa molto la parabola che sta prendendo il ragazzo, mi ricorda Iturbe. A me Soulè sembra avere qualcosa in più, ma ha un grandissimo limite: lui come Dovbyk il destro non lo usa mai, ed è un limite per un giocatore con quella qualità… La Roma voleva dare le chiavi della squadra a Soulè, uno che non ha segnato un gol su azione in un anno tra Roma e Frosinone…Io quando devo cercare una foto sua in archivio, non ne trovo una dove non guarda il pallone. E a certi livelli non puoi guardare il pallone, e questo è un altro limite…”
Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Su Soulè bisogna aspettare, capire bene qual è il suo problema, e dargli nuove possibilità in partite più semplici per dimostrare quello che di buono ha dimostrato di avere… Qualche domanda su di lui dovevi fartela prima, la Juve non ci ha pensato mai… Avresti dovuto prendere un giocatore pronto con quella cifra, e lui non lo è. E allora poi diventa difficile anche per l’allenatore darti spazio…”
Mario Mattioli (Radio Radio): “Non conosco a fondo la situazione di Soulè a Roma, non posso dare dei giudizi. Io sono convinto che riuscirà a sistemarsi. Ha avuto delle difficoltà generali che non lo hanno aiutato. Il giocatore c’è…Io sono andato a vedere qualche partita a Frosinone, e lui era uno che in mezzo al campo gestiva, era uno che teneva in mano il centrocampo, gli ho visto fare giocate straordinarie in mediana. Ma dov’è quel giocatorino? Serve qualcuno che riscopra le sue potenzialità…”
Nando Orsi (Radio Radio): “Soulè è stato pagato 30 milioni, per questo ne parliamo…perchè lui 30 milioni non li vale…”
Redazione Giallorossi.net
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