L’intervista. Nicola Rao ad Atreju: “Il mio libro su Sergio Ramelli è un inno contro l’intolleranza” (video)
“L’antifascismo militante è semplicemente intolleranza”, dice il direttore della comunicazione Rai Nicola Rao al microfono del Secolo d’Italia ad Atreju, prima della presentazione del suo libro “Il tempo delle chiavi”, che ricostruisce, a distanza di quasi cinquant’anni, la vicenda del giovane militante missino Sergio Ramelli, trucidato a Milano il 13 marzo 1975 da alcuni estremisti di sinistra.
IL VIDEO DELL’INTERVISTA A NICOLA RAO
Stando alle parole del giornalista e storico, “il livello d’intolleranza che poi portò all’odio e alla violenza negli anni ’70 e che racconto in maniera così vivida nel mio libro, credo e spero che non si ripeterà mai più”. Rao evidenzia che “ci sono molti aspetti di questa vicenda che molte persone per motivi anagrafici semplicemente non conoscono”, per questo durante la stesura del testo ha pensato che fosse “importante raccontarli a chi non li conosceva e ricordarli a quei tanti, troppi che se n’erano dimenticati“.
NICOLA RAO, IL TEMPO DELLE CHIAVI. L’OMICIDIO RAMELLI E LA STAGIONE DELL’INTOLLERANZA (PIEMME, pp. 222 – 18,90 euro).
Nicola Rao – giornalista dal 1989, ora direttore della Comunicazione Rai, già direttore del Tg2 e vicedirettore del Tg1, per vent’anni da cronista giudiziario si è occupato di terrorismo nero e rosso.
Dopo dieci anni di omertà nell’estrema sinistra, un’inchiesta della Procura di Milano ha consentito di arrestare otto persone come responsabili diretti o indiretti dell’omicidio. Sette ragazzi e una ragazza militanti della sinistra extraparlamentare, all’epoca quasi tutti studenti di medicina. Condannati in primo grado per omicidio preterintenzionale, poi riconosciuti colpevoli di omicidio volontario nel processo durato dal 1987 al 1990 che si è concluso con pene tra 11 anni e 4 mesi e 6 anni e 3 mesi. Due di loro all’epoca dell’ultima sentenza erano già morti, uno suicida.
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