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Zuckerberg diventa trumpiano: Meta dona un milione di dollari per la cerimonia di insediamento

Sorpresa, pure Mark Zuckerberg è diventato un aperto sostenitore di Donald Trump. O, per lo meno, ne è diventato un finanziatore: Meta ha donato un milione di dollari al fondo per la cerimonia di inaugurazione del presidente eletto. L’indiscrezione, che era stata rivelata dal Wall Street Journal, è stata ora confermata dalla social media company. La notizia arriva alcune settimane dopo che il Ceo, Mark Zuckerberg, ha cenato con Trump a Mar-a-Lago, in un incontro definito “cordiale e amichevole”, con cui sembrano essere state messe alle spalle le tensioni tra il tycoon e il fondatore di Facebook che dal primo mandato si sono trascinate fino ai mesi scorsi. Ancora a marzo, infatti, Trump definiva il social media di Zuckerberg “un nemico del popolo”  a luglio prometteva che una volta alla Casa Bianca avrebbe “mandato in prigione per molto tempo i frodatori di elezioni: sappiamo chi siete, gli Zuckerberg – avvertiva – stiano attenti”.

Meta dona un milione di euro al fondo per la cerimonia di Trump

Secondo quanto riportato dal Wsj, Zuckerberg a Mar-a-Lago ha incontrato anche Marco Rubio, il prossimo segretario di Stato dell’amministrazione Trump, e Stephen Miller, che nella prossima Casa Bianca gestirà di nuovo il dossier immigrazione e deportazioni. Dopo la cena, un portavoce di Meta aveva detto alla Bbc che Zuckerberg era “grato per l’invito a cena del presidente Trump e l’opportunità di incontrare membri della prossima amministrazione. È un momento importante – aveva aggiunto – per il futuro dell’innovazione in America”.

Le tappe del disgelo e la svolta dopo l’attentato

Meta non ha dato nessun contributo all’inaugurazione del tycoon nel 2017, né a quella di Joe Biden nel 2021. Il team di Zuckerberg ha informato quello di Trump della donazione prima della cena. La distensione è comunque iniziata lo scorso luglio, quando Meta ha ristabilito a pieno gli account di Trump bloccati dopo l’assalto del 6 gennaio. Poi dopo il tentato assassinio di Trump del 13 luglio, Zuckerberg lodò pubblicamente la coraggiosa reazione di Trump, definita “una delle cose più da duro che io abbia mai visto”. Secondo il New York Times, durante l’estate ci sono stati scambi di telefonate tra i due.

Il ripensamento di Zuckerberg su Biden e l’avvicinamento con Trump

Ed alla fine di agosto il fondatore di Facebook ha inviato una lettera al Congresso ha espresso rincrescimento per sue passate attività politiche, accusando l’amministrazione Biden di aver fatto pressioni su Meta, in piena pandemia, per censurare un numero esagerato di contenuti sul Covid. Infine il miliardario tech, che ha sempre avuto posizioni liberal, non ha sostenuto nessun candidato alle elezioni del 2024, salvo poi correre a congratularsi con Trump dopo la vittoria, affermando di “non vedere l’ora di lavorare con lei e la sua amministrazione”.

Da parte sua, Trump lo scorso ottobre, prima del voto, ha annunciato di apprezzare “molto di più” Zuckerberg: “Veramente credo che rimarrà fuori dalle elezioni, cosa che è buona. Mentre Miller, dopo l’incontro a Mar a Lago, dichiarava senza mezzi termini che “Mark Zuckerberg è stato molto chiaro nell’esprimere il desiderio di sostenere e partecipare al cambiamento a cui stiamo assistendo in tutta l’America”.

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